Reggio Calabria, Consiglio Comunale aperto sul Ponte sullo Stretto: tutti gli interventi | FOTO e VIDEO

Consiglio Comunale aperto sul Ponte sullo Stretto oggi a Reggio Calabria: tutti gli interventi all'interno dell'Aula Battaglia

  • Consiglio Comunale aperto a Reggio Calabria sul Ponte sullo Stretto
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Consiglio Comunale aperto a Reggio Calabria sul Ponte sullo Stretto Falcomatà
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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  • Consiglio Comunale aperto a Reggio Calabria sul Ponte sullo Stretto
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StrettoWeb

Consiglio Comunale aperto sul Ponte sullo Stretto oggi a Reggio Calabria, iniziato con quasi un’ora di ritardo (previsto per le ore 16.30). Si sarebbe dovuto tenere fuori, a Piazza Italia, proprio per ospitare più cittadini possibili, ma il giorno prima – ieri – è stato comunicato lo spostamento nell’Aula Battaglia di Palazzo San Giorgio. I motivi? Ufficialmente per le condizioni meteorologiche, ma oggi è una splendida giornata di sole. Per questo i malpensanti hanno subito collegato la motivazione alle tensioni di questi giorni relative all’inchiesta Ducale.

Di certo in Aula  Battaglia la capienza è limitata. A mancare però sono in tanti, ma tra i Consiglieri. Non ci sono quelli di Forza Italia e Lega. Della minoranza presenti soltanto Marcianò, Ripepi e Pazzano. Tra i cittadini, invece, una delegazione No Ponte, tra rappresentanti di sindacati e associazioni. Il Presidente del Consiglio Marra, dopo aver precisato a Ripepi che non esistono preliminari nei Consigli Comunali aperti, ha letto pubblicamente la missiva della Lega con cui la stessa motivava l’assenza al Consiglio.

AGGIORNAMENTI
  • L'intervento del Sindaco Falcomatà

    L’ultimo intervento, a conclusione del Consiglio, è quello del Sindaco Falcomatà.

  • L'Assessore Malara: "dispiace che non siano presenti tutti i Consiglieri" | INTERVISTA

    A margine del Consiglio Comunale, ai microfoni di StrettoWeb, è intervenuto l’Assessore Paolo Malara: “dispiace che in un momento del genere non siano presente tutti i Consiglieri. Credo che alcune questioni vadano affrontate in maniera corretta, anche da parte della Stampa. Di Falcomatà si può dire tutto, di capacità o incapacità, ma il suo contrasto alla mafia è evidente a tutto”, il riferimento dell’Assessore ai fatti degli ultimi giorni riguardo l’inchiesta Ducale”. Di seguito l’intervista completa di Malara, che parla anche del Ponte sullo Stretto e degli interventi in Consiglio.

    Paolo Malara su Ponte sullo Stretto e inchiesta "Ducale"
  • Gli interventi della Maggioranza

    Dopo i Consiglieri di Opposizione, è il momento di quelli di Maggioranza. Si dice nettamente contrario Giuseppe Marino “e lo dico a nome mio e a nome del Partito Democratico di Reggio Calabria. Sarei favorevole solo se si facesse l’Alta Velocità, ma tanto sappiamo che il Ponte sarà una cattedrale del deserto, solo buono per fare qualche fotografia. Prima di venire qui ho chiesto a mio figlio 18enne cosa ne pensa e mi ha detto che è un furto, io ho aggiunto ‘di Stato'”.

    Più equilibrata e moderata la posizione di Castorina: “io penso che il Ponte sia un’opera giusta”, ma si dice perplesso sull’eventuale utilizzo di alcuni fondi per questa infrastruttura. Una posizione favorevole ma con condizionale”. Idem il pensiero del Vice Sindaco metropolitano Versace: “non un ‘no’ a prescindere, non un ‘sì’ a prescindere”. Per Giordano “non è un ‘no’ ideologico”, ma appoggia il pensiero di Marino e pone l’attenzione sulla questione espropri.

  • Il Consigliere Pazzano risponde al comunicato della Lega

    Dopo Ripepi un altro Consigliere, Pazzano, colui che per ultimo aveva chiesto un Consiglio aperto: “credo che abbiamo fatto una bella cosa”, ha esordito. “Rispetto al tema del Ponte certo arriva in ritardo, ma ora occorre accelerare con delle decisioni convinte rispetto a questa presunta opera pubblica. Io però voglio parlare del documento della Lega. E’ il loro partito che decide tutto e decide anche di non partecipare a un’opera di cui non ha discusso con nessuno. Nella parte finale fanno riferimento a un Consigliere che hanno dovuto accontentare per mero spot elettorale. Ma il più grande spot elettorale dell’era repubblicana è stato proprio questo”.

  • Ripepi: "la politica deve dire se è d'accordo o no"

    E’ il momento dei Consiglieri. Prende la parola Massimo Ripepi. “Per me oggi è un Consiglio Comunale storico, mi dispiace che non ci sia una parte di Opposizione e non ho condiviso la scelta. Io sono un Pontista convinto, si sa. Faccio un ragionamento lineare e semplice: i dati economici sono ormai strutturati. Volete sapere cosa potrebbe succedere dopo la costruzione del Ponte? Andate a vedere su Internet gli effetti economici delle grandi opere nel mondo, dove c’era il deserto. Grandi tesori. Noi siamo in ritardissimo su questo Consiglio Comunale, comunque, io lo avevo proposto da tempo”.

    Io alla politica dico che si deve decidere, dare la propria idea. Essere lineare: io sono d’accordo o non sono d’accordo. Non si può dire: ‘ancora devo decidere se sono a favore o contro’. In questa discussione però si mischia tutto. Reggio Calabria è la provincia più povera d’Europa. Cosa volete che succeda di più rispetto a ora? Anch’io prima del Ponte avrei voluto strade e 106. Però vi chiedo: ma in questi 50 o 60 anni avete mai visto questo?”.

    Se il Ponte non dovesse essere fatto da questo Governo sarò il primo a fare la guerra. Ma oggi ancora non sappiamo se è una truffa. Ad oggi il Ponte si farà”.

  • Le parole del Sindaco di Villa San Giovanni, Caminiti

    Dopo le parole del Sindaco di Campo Calabro, ecco quelle di Caminiti, primo cittadino di Villa San Giovanni: “l’istituzione svolge il ruolo dell’istituzione. Abbiamo aspettato in silenzio le carte, chiedendo credibilità. Però ci aspettavamo qualcosa in più. Speravamo che l’aggiornamento del progetto definitivo superasse le prescrizioni di allora. Ma invece ci sono 68 osservazioni del Comitato Tecnico nominato dal MiT. Rispetto alle assemblee fatte c’è stato poi dell’altro e ora siamo in un momento differente”. 

  • L'intervento del Sindaco di Campo Calabro, Repaci

    Il Sindaco di Campo Calabro, Repaci, ha deciso di intervenire dopo le parole dei cittadini: “ciascuno, di fronte a una tematica così complessa, a ruoli e modi diversi per affrontare il problema. Se io faccio il pescatore la mia preoccupazione sono i pesci. Se faccio il trasportatore navale la mia preoccupazione è il tempo di percorrenza. A chi tocca la visione complessiva? Ai Consigli Comunali, ai cittadini, sentendo gli altri. Si può essere a favore o contro ma è certo che nessuno di noi è stato consultato”.

    “Pur avendo avuto un approccio prudente alla tematica, le ultime settimane ci hanno detto che la procedura messa in piedi è di una fragilità estrema. L’ho capito pure io che faccio il medico, quindi tutt’altro. Ci siamo sentiti smarriti di fronte a tutto questo. Non dico né che sono favorevole e né contrario, perché non è questo il mio compito, che è piuttosto quello di tutelare i cittadini. In questa situazione di incertezza noi non siamo in grado di garantire i territori, poi potremo dire se siamo favorevoli e contrari”.

  • "Per Reggio Calabria ci sarebbero solo danni"

    L’ultimo intervento è quello dell’Avvocato Morabito: “non sono venuto qui in rappresentanza di nessuno, perché non faccio più parte di alcun partito. Sono qui da semplice cittadino e sono contento della decisione di un Consiglio Comunale aperto, per evidenziare i danni che ci sarebbero per Reggio Calabria in caso di costruzione del Ponte”.

  • Portavoce di Europa Verde propone un'area protetta

    Gerardo Pontecorvo, Portavoce di Europa Verde, parla dell’istituzione di un’area protetta, Parco Nazionale dello Stretto e Costa Viola. Il suo è il penultimo intervento dei 16 interventi dei cittadini presenti al Consiglio Comunale aperto.

  • "Ponte straordinaria opera di crescita e sviluppo per le due città"

    Monica D’Aguì, Legale Rappresentante Associazione “Donne In Prima Fila”, si dice favorevole: “il Ponte è una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo per le due città”.

  • "L'opera serve a soddisfare fame politica ed economica"

    Antonino De Pace,  Presidente Circolo Del Cinema “Cesare Zavattini”: “l’opera serve a soddisfare fame politica ed economica. Non è un caso che il dibattito si sia tranquillizzato dopo la chiusura delle elezioni europee. Chi gridava a favore del Ponte non si sente in più. Da sempre il Sud è terra di conquista, ora per un Governo che non ha visione. Non sarà il Ponte a salvare l’economia meridionale. Il turismo? Se un turista vuole viene a vedere anche altro”.

  • "Sono basita dai pensieri contrari al Ponte"

    Patrizia D’Aguì, Gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà: “ho ascoltati finora dei pensieri contrari, a parte qualcuno, e dico che sono basita. Non si possono non vedere le opportunità che il Ponte porterebbe. Dal punto di vista occupazionale, turistico e dei trasporti. Questi pareri contrastanti per me sono incomprensibili. Sono meri motivi ideologici. Oggi sono emersi fuori i numeri dei giovani che scappano e della disoccupazione. Ricadute negative? Non ce ne sono. Le strade e l’Alta Velocità non le vedremo mai senza Ponte. Chiedo al Consiglio Comunale di poter avere un moto d’amore verso la città”.

  • "Le domande che avrei voluto fare a Minicuci, assente"

    Franco Ambrogio, Associazione Territorio e Progresso: “ci dovremmo chiedere l’utilità di questa opera. Qualcuno parla di opportunità o di accorciamento dei tempi. Io il 19 maggio sono partito da Cataforio alle 8.05 e alle 9.10 ero a Boccetta, all’ingresso dell’autostrada. Ho qualche perplessità su questo discorso dell’accorciamento. Avvantaggia il turismo? E dico: abbiamo bisogno solo di questo? Avrei voluto chiederlo al capogruppo della Lega, oggi assente”.

  • La discussione si sposta sugli espropri

    Rossella Bulsei, Comitato Ti Tengo Stretto di Villa, parla degli espropri. “Questo significa produrre un danno esistenziale. Quando io ho deciso di rimanere a vivere Villa, per costruire casa lì, ho fatto una scelta. Mi direte: ‘gli espropri si possono fare per ogni opera pubblica’. Certo, non lo contesto, però il Ponte non dà garanzie”.

  • Spazio anche ai cittadini favorevoli: "perché così tanta depressione e negatività"

    Dopo una serie di interventi “No Ponte”, arriva anche il primo a favore, del Presidente Università Popolare Pace, Prof.ssa Maria Letizia Romeo. “Sinceramente mi sto un po’ deprimendo a sentire tutto quello che è stato detto finora. Io credo molto nella possibilità di far crescere la città e non credo nella depressione e nella negatività. Reggio Calabria non vive da anni una situazione positiva, perché non c’è amore verso la città. Io sono stata anche fuori, da turista, e ho visto che ovunque ci sono simboli. Il Ponte sarebbe un simbolo e può portare alla crescita del turismo. E abbiamo visto per la prima volta, grazie a Ryanair, i turisti. Chi ha mai visto dei coreani a Reggio Calabria? Io ne ho visti quattro l’altro giorno”.

    “Per non parlare dei posti di lavoro e del tema istruzione. Io sono una Insegnante e in questi anni non ho fatto altro che vedere questa città svuotarsi. Reggio Calabria sta diventando deserta e il Ponte può essere un’opportunità”.

  • "Per gli abitanti dello Stretto la costruzione del Ponte porterà solo svantaggi"

    Sandro Vitale, AMPA 25 Aprile: “se la gente non va a votare, o si va in meno del 50%, ci sarà un motivo. Le persone hanno capito che sono solo spettatori. Per gli abitanti dello Stretto la costruzione del Ponte porterà solo svantaggi”.

    Giuseppe De Felice, CGIL Area Metropolitana Reggio Calabria: “il Consiglio Comunale aperto va salvaguardato a prescindere. Io rappresento uno dei 5 milioni e mezzo tra i cavernicoli della CGIL. Il Consiglio Comunale chieda quantomeno la sospensiva sulla Conferenza dei Servizi”.

  • "Europa di ladroni"

    Pino Siclari, Partito Comunista dei Lavoratori: “le assenze oggi non mi sorprendono (di FI e Lega, ndr). Sono capziose, molte volte sono autogol. Gli assenti dimostrano un disprezzo violento e arrogante verso le popolazioni che dicono di volere rappresentare. Cade la maschera, in questa Europa così scalcinata, ma c’è chi ha il coraggio di opporsi. Qualora ci fosse la fattibilità dell’opera si entrerebbe in una spirale irreversibile. Si cancellerebbero per sempre diritti ambientali. Si vuole costruire il Ponte in un Mediterraneo in cui vanno a morire i migranti. E’ una Europa di ladroni e devastatori territoriali”. 

  • Presenti i Sindaci di Campo Calabro e Villa San Giovanni

    Oltre ai consiglieri reggini presenti, in Aula arrivano anche i Sindaci di Campo Calabro e Villa San Giovanni, Repaci e Caminiti.

  • I primi interventi

    Di seguito i primi interventi dei cittadini.

    Giuseppe Marra, rappresentante legale USB Calabria: “questa opera viene definita strategica, ma forse per volontà divina. Pensiamo a Monti e alla liquidazione della Società Stretto di Messina. Questo cantiere probabilmente non si chiuderà mai. Il Ponte non ha valenza su nulla, né di strategicità e né di futuro”.

    Vincenzo Musolino, Circolo PD Villa San Giovanni: “siamo arrivati a un punto di non ritorno, quello in cui i Consigli Comunali di Reggio, ma anche di Villa e di Messina, devono esprimersi in merito a questa opera. L’aggiornamento al progetto è pieno di buchi, di prove non effettuati, di rischi sismici non rilevati. La procedura VIA-VAS ha detto che è tutto da rifare. Si tratta di una pantomima da Lega e Destre al Governo, verso i nostri territori”. 

    Architetto Francesco Manti: “la nostra gente non può continuare a subire opere coloniali inutili e dannose. Questo progetto è l’esproprio del nostro futuro. Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria dichiari la sospensione degli atti”.

    Giovanni Cordova, referente Rete No Ponte Calabria: “anche se il Ponte non verrà mai realizzato, in realtà già c’è. Il progetto è anacronistico, ci riporta a quasi un secolo fa. Sappiamo cosa serve a questo territorio e sappiamo che il Ponte non serve. L’Alta Velocità è un azzardo, un atto di speculazione. Chiediamo al Consiglio Comunale di bloccare il progetto”.

    Daniele Cartisano, Presidente Circolo Legambiente Reggio Calabria: “questa opera pende sulle nostre teste. Noi siamo assolutamente contrari perché il Ponte non tiene conto delle esigenze del territorio”.

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