Reggio Calabria, il dottor Calarco realizza il suo sogno: “anche al Sud si può fare squadra”

La nuova sfida del fisioterapista: costruire un’equipe multidisciplinare sempre più efficiente

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Maurizio è l’esempio di giovane professionista che ha creduto in un sogno e lo ha realizzato nella sua terra. Classe ’82, laureato in Scienze motorie nel 2004 e, successivamente, in Fisioterapia a Catanzaro, il dottor Calarco è specialista in Terapia Manuale e si occupa nel proprio studio della riabilitazione dei disordini muscolo-scheletrici e delle disfunzioni Cranio Cervico Mandibolari e, oramai da 20 anni, è un punto di riferimento nel suo settore.

Maurizio è convinto che “se si cura una malattia si vince o si perde, ma se si cura una persona, vi garantisco che si vince sempre, qualunque sia l’esito della terapia”.

Da questo leitmotiv, il dottore Calarco fa capire ai suoi pazienti che ciò che condiziona il benessere del proprio corpo è l’ascolto, ovvero ascoltare i messaggi che esso ci trasmette.

“Per un riabilitatore è importante avere l’empatia, l’umiltà e la sensibilità che trasmettono il corpo e la mente del paziente, per impostare la corretta cura. Svolgere un lavoro sedentario aumenta notevolmente il fattore di stress che incide sulla salute del nostro corpo e rappresenta un fattore di suscettibilità nel contesto di molti disturbi fisici e psichici  – afferma il fisioterapista -. Il dolore è un campanello d’allarme, un sistema di difesa che ha l’organismo per avvisarci della presenza di una minaccia. In Italia, circa l’80% delle persone soffre di sindromi algico-posturali e, purtroppo, non si fa molta prevenzione, occorre investire di più. Sicuramente, è importante che il paziente sia curato da uno specialista che ha il compito di risolvere il problema, constatare i sintomi e capire come trattare i segnali del corpo evitando le possibili recidive ma, ancor di più, far coscientizzare al paziente la disfunzione, che ne ha causato il malessere ed offrirgli i mezzi e le conoscenze per evitare di far perdere al proprio organismo l’armonia, che ne garantisce il benessere psico-fisico”.

Maurizio non ha alcun dubbio sul fatto che “la Calabria ha tanto da offrire e dare, bisogna solo che i giovani prendano coscienza di ciò che vogliono e possono fare” ma anche, che “per crescere e migliorarsi, oltre alla continua formazione, è indispensabile coinvolgere altri professionisti nella convinzione che si possa diventare un punto di forza e un valore aggiunto per la città”.

“Molti sostengono che è difficile fare squadra al Sud ma non è stato così per me – conclude il dottore -. E’ importante il confronto con i vari specialisti che operano sul territorio locale e nazionale perché al primo posto, deve esserci sempre il bene del paziente. La nostra sfida è di costruire un’equipe multidisciplinare sempre più efficiente, in grado di promuovere la cosiddetta medicina d’iniziativa nella quale il paziente viene attivamente monitorato attraverso visite, controlli, terapie per prevenire un eventuale aggravamento della patologia. Bisogna abbattere ogni tipo di pregiudizio mettendo all’angolo una volta per sempre lo stereotipo che per creare qualcosa di buono, bisogna per forza andar via da Reggio Calabria”.

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