Serie C, come sarà il girone C? Sicilia protagonista con Catania, Trapani e Messina, ma le big non mancano. Il punto

Quasi definite le partecipanti del prossimo girone C di Serie C, il 2023-2024: tanta consistenza siciliana, ma non solo. La panoramica

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Il girone C di Serie C è pronto a prendere forma. Eliminate dai playoff le ultime due candidate alla promozione – Avellino e Benevento, che resteranno in terza serie – il campionato è quasi definito, con le sicure partecipanti. Ad oggi sarebbero queste: Audace Cerignola, Avellino, Benevento, Casertana, Catania, Cavese, Crotone, Foggia, Giugliano, Campobasso o Latina, Messina, Monopoli, Potenza, Picerno, Sorrento, Taranto, Team Altamura, Trapani, Turris e Juventus o Milan Under 23.

Questo elenco non è definitivo e ha bisogno di tener conto di alcune variabili. La prima, la più importante e conseguenziale per il resto, è legata alle iscrizioni e ai ripescaggi. La storia è ormai nota e arcinota: l’Ancona pare essere l’unica incerta – anzi praticamente out – tra le 60 squadre che hanno presentato la domanda d’iscrizione per il prossimo campionato. Se queste sono da considerarsi regolari sarà la Covisoc a deciderlo, esprimendosi dopo che tutte avranno depositato la documentazione (per le squadre partecipanti ai playoff ci sarà tempo fino all’11 giugno).

Secondo indiscrezioni, dando per assodata soltanto l’esclusione dell’Ancona, a prendere il suo posto sarà il Milan Under 23, primo in graduatoria. A quel punto, però, i gironi subirebbero degli scossoni anche in relazione alla questione geografica. Se entrasse il Milan, infatti, anche il girone C avrebbe per la prima volta una squadra Under 23, dopo Atalanta e Juventus tra girone A e B. Il regolamento non prevede scontri tra selezioni Under 23, motivo per cui una delle tre dovrà andare al Sud. Non è detto che sia il Milan. Adottando il criterio della suddivisione geografica, potrebbe infatti finirci la Juve. In ogni caso, con questa ipotesi, una tra Latina e Campobasso finirebbe nel girone B. Queste due sarebbero entrambe nel girone C soltanto qualora l’Ancona rientrasse in extremis e quindi senza ripescaggio del Milan (difficile).

Definita questa questione, per cui resta soltanto da attendere, che campionato ci si aspetta? Senza dubbio, tornano in corsa le grandi deluse, ovvero Avellino, Benevento, Catania e Crotone. Tra grandi piazze, e società dal passato recente importante, tutte queste hanno salutato la stagione ai playoff dopo essere partite con ben altri obiettivi. E saranno ovviamente – almeno sulla carta – considerate tra le favorite ai nastri di partenza. Ma non saranno sole.

Il focus sulla Sicilia

Così come la Serie D, anche la C sarà infatti contrassegnata da una forte connotazione siciliana. Non solo numericamente (saranno in tre) ma anche per il ruolo che reciteranno. Del Catania, inutile parlarne. Quest’anno ha fallito in campionato, rischiando una clamorosa retrocessione, ma ha corretto il tiro con la vittoria della Coppa Italia Serie C e il quarto di finale playoff. E poi le risorse economiche e le ambizioni non si discutono. Stavolta non si sbaglierà l’allenatore. Ingaggiato un DS big come Faggiano, si stanno sondando vari nomi per la panchina e il più corteggiato è Mimmo Toscano, esperto in promozioni. La squadra, almeno sulla carta, è già di per sé forte, nei singoli, ma verrà ancora rinforzata. Il Catania vuole la B diretta.

Restando in tema di ambizioni e risorse economiche, c’è una new entry, che in realtà dalla C mancava solo da qualche anno: il Trapani. Dopo aver stravinto a suon di record il girone I di Serie D – e dopo aver raggiunto la finalissima della poule scudetto che disputerà contro il Campobasso – la società del mai banale Presidente romano Valerio Antonini non starà di certo a guardare. Lo stesso imprenditore capitolino lo ha affermato più volte: l’obiettivo, almeno nelle intenzioni, è centrare la promozione sin da subito. Impresa ardua, quasi impossibile, che con l’attuale formula della Serie C non è mai riuscita a nessuno al primo colpo nel girone meridionale (Palermo, Bari, Catania ne sono l’esempio, tra le piazze grandi e ricche).

Qualche gradino sotto c’è poi il Messina. Sciotto non ha la forza economica dei due sopracitati, così come le ambizioni, ma quest’anno ha quantomeno intenzione di proseguire nella linea della continuità, senza rivoluzioni, dopo l’ottima stagione appena conclusa, anche per le risorse spese. Si attendono i rinnovi con mister Modica e il DS Roma, poi si passerà alla costruzione della rosa. L’obiettivo sarà ancora una volta evitare i patemi delle salvezze all’ultima giornata, magari provando ad agguantare i playoff, quest’anno solo sfiorati.

Le altre

Da questo elenco rimangono fuori piazze che hanno fatto bene nell’ultimo anno e che hanno intenzione di proseguire nella stessa falsariga: dalla favola Picerno a Taranto, Casertana e Audace Cerignola. C’è poi il Foggia, che pare aver rivisto la luce dopo qualche settimana di ansia sul fronte societario e che solo un anno fa arrivava a un passo dal ritorno in Serie B.

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