Antisemitismo, Klaus Davi: “bene Angelosanto, grave che ebrei si debbano nascondere”

Le parole del giornalista Klaus Davi recentemente immobilizzato e minacciato di morte

StrettoWeb

I dati del generale Pasquale Angelosanto che mostrano come i casi di antisemitismo siano quadruplicati negli ultimi mesi, confermano quello che le Comunità Ebraiche, ma anche io nel mio piccolo, diciamo ormai da tempo. Gli Ebrei sono diventati cittadini di serie B e non sono più tranquilli in Italia. Quello che mi è accaduto in Viale Jenner a Milano è un esempio plastico di ciò che sionisti, ebrei e semplici simpatizzanti della causa di Israele rischiano per strada. Non si possono dimenticare neanche le gravissime aggressioni subite dalla Brigata Ebraica sempre nel capoluogo lombardo. Non si tratta solo di insulti, ma di veri e propri attacchi e intimidazioni mafiose. Compito dello Stato è acclarare cosa accade in questi centri culturali islamici e fino a che livelli venga alimentata la cultura dell’odio. Visitando moschea dopo moschea mi è parso chiaro che in alcune di esse ci sia una regia, un’organizzazione che dà chiare indicazioni ‘operative’ molto simili alle logiche criminali. L’auspicio è che l’era del buonismo culturale sia finita e che si affronti finalmente il problema in tutta la sua gravità”. Lo ha dichiarato il giornalista Klaus Davi recentemente immobilizzato, minacciato di morte e allontanato nei pressi della Moschea di Viale Jenner a Milano.

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