“L’Associazione Calabria por Cuba esprime la più ferma condanna nei confronti della decisione del Dipartimento di Stato USA che ha confermato la presenza di Cuba nella famigerata lista nera dei paesi “patrocinatori del terrorismo”: una lista arbitraria, illegale e unilaterale che gli Stati Uniti hanno creato per bollare e emarginare i paesi che i paesi che non piegano la testa ai diktat dell’imperialismo statunitense”, è quanto afferma il presidente Pietro Baccellieri. “È del tutto evidente l’immoralità di una tale inclusione, anche perché proviene da un paese, gli USA, che hanno fatto del terrorismo lo strumento fondamentale per colpire e tentare di destabilizzare la rivoluzione cubana sin dalla vittoria del 1959: una scia di aggressioni, di sangue e di vittime innocenti causati dagli innumerevoli atti terroristici patrocinati e promossi dagli USA, contrassegna gli ultimi 65 anni storia cubana”, rimarca la nota.
“Senza dimenticare il criminale bloqueo imposto dagli Stati Uniti, che impedisce al Paese di accedere alle risorse essenziali e vitali quali l’approvvigionamento alimentare ed energetico e infligge una politica chiaramente vessatoria nei confronti dell’eroico popolo cubano. Per comprendere appieno di cosa stiamo parlando, pensiamo per un attimo a quella che è oggi la situazione emergenziale esistente a Gaza e consideriamo il fatto che a Cuba gli Stati Uniti hanno sostanzialmente mantenuto per oltre 65 anni le stesse restrizioni criminali, punitive e vessatorie che il governo di Israele, con la complicità dell’occidente, sta imponendo ai palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, bloccando gli aiuti alimentari e condannando alla fame oltre due milioni di persone. Si può tranquillamente affermare senza tema di smentita che il criminale blocco economico rappresenta un vero e proprio atto di terrorismo, certamente il più grave, contro un popolo libero che ha scelto autonomamente la propria strada, andando avanti in una straordinaria esperienza rivoluzionaria che rappresenta la vera e grande novità nel continente americano”, sottolinea la nota.
Vogliamo qui ricordare ancora una volta che Cuba, nonostante le difficoltà e i disagi, svolge nel mondo un’azione di solidarietà e di aiuto agli altri popoli che non ha eguali. In Calabria, la presenza dei medici cubani conferma la grande visione di Fidel Castro che in passato aveva più volte detto, “Cuba non esporta bombe, ma medici che salvano le vite”. Ed è proprio così. Cuba, nonostante il bloqueo ultra sessantennale degli Stati Uniti d’America, è riuscita a costruire negli anni un sistema sanitario, educativo, sportivo e culturale di eccellenza, esempio per tutti i paesi in via di sviluppo e la sua sanità è considerata la migliore di tutta l’America Latina. Per questo rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Repubblica di Cuba che in un momento di grave emergenza della sanità calabrese ha messo a disposizione le sue risorse per aiutare la nostra regione e per fare in modo che fosse impedita la chiusura di interi reparti e di diversi ospedali, garantendo la prestazione di servizi, assistenza e cure che altrimenti sarebbero stati negati. Pertanto, ci associamo convintamente alla richiesta che si leva da tante parti in Italia e nel mondo per reclamare la fine del blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba e chiediamo la rimozione dell’Isola della lista dei Paesi sponsor del terrorismo”, conclude la nota.