Calabria, arrestato 39enne marocchino: ha aggredito la sua compagna

I fatti risalgono alla notte del 14 luglio quando una giovane donna chiamava il numero d'emergenza 112NUE riferendo di essere stata aggredita dal proprio compagno

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Premesso che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione Lamezia Terme Scalo, sussistendo i presupposti di cui all’art. 380 c.p.p., hanno proceduto all’arresto obbligatorio di L.K, 39enne di origini marocchine, noto alle forze dell’ordine, indagato per i reati di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia in danno della propria compagna convivente.

I fatti risalgono alla notte del 14 luglio quando una giovane donna chiamava il numero d’emergenza 112NUE riferendo di essere stata aggredita dal proprio compagno. Sul posto intervenivano i militari dell’Arma che, una volta interrotta l’azione violenta dell’uomo, soccorrevano la vittima e applicavano, nell’immediatezza, le procedure previste per il c.d. “codice rosso” che prevede l’applicazione di una serie di misure volte a rafforzare e velocizzare le procedure per la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere.

Le indagini e gli accertamenti dei carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno consentito di acquisire gravi indizi di reità a carico dell’uomo che l’uomo, dopo aver aggredito verbalmente la donna, la percuoteva con un violento pugno in faccia e poi, con un coltello da cucina, la feriva al braccio sinistro. Tale violenza è stata commessa in presenza del loro figlio minore di 10 mesi.

Il Gip del Tribunale di Lamezia Terme, convalidando le evidenze investigative raccolte in fase di indagine, sussistendo gravi indizi di colpevolezza in ordine ai prefigurati reati, ha applicato nei confronti del medesimo la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare. Il relativo procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari.

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