Calabria, spendevano soldi falsi per i negozi: scatta l’arresto per una famiglia bulgara

I Carabinieri di Corigliano-Rossano hanno scovato un bottino di 4mila euro, di banconote false, nascosto presso l'abitazione della famiglia

StrettoWeb

Banconote false, per un consistente bottino, speso in lungo e in largo per le attività commerciali di Corigliano-Rossano. Un “vizietto” che i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio e della Procura della Repubblica per i Minorenni, diretta dal Procuratore Alessandra Ruberto, hanno scoperto nella giornata ieri.

I militari hanno tratto in arresto la 33enneD.M, di origini bulgare, domiciliata nello scalo dell’area urbana di Corigliano e deferito in stato di liberta il marito ed il figlio minorenne della stessa. La famiglia dovrà rispondere del reato di “falsificazione di monete, spendita e introduzione nello stato, previso concerto, di monete falsificate”.

I fatti

La famiglia di origini bulgare la scorsa settimana aveva effettuato diversi acquisti in un esercizio commerciale di Corigliano Calabro ed in ogni circostanza aveva pagato con delle banconote da 200 Euro ottenendo, oltre la merce, anche la restituzione di un consistente resto.

Soldi che la successiva verifica aveva dimostrato essere falsi e quindi senza alcun corso legale. Per questa ragione il titolare dell’esercizio commerciale aveva effettuato la segnalazione, fornendo ai Carabinieri una sommaria descrizione delle persone che avevano la disponibilità dei soldi falsi.

Anche nella giornata odierna gli stessi stranieri avevano pensato di reiterare i loro acquisti con lo stesso stratagemma ed in particolare la donna ha raggiunto l’esercizio commerciale dove è stata bloccata dai militari con una delle banconote incriminate, anche questa da 200 Euro.

La perquisizione e il bottino nascosto

Le successive attività di perquisizione personale e del domicilio della famiglia bulgara hanno consentito di recuperare la somma complessiva di 4.000 Euro, tutta in banconote da 200 Euro, che dopo le relative verifiche sono risultate false.

La ricostruzione complessiva della vicenda ha permesso di delineare quelle che allo stato risultano essere le potenziali responsabilità della donna e quelle pregresse degli altri due uomini del suo stesso nucleo familiare. Per questa ragione nei confronti della straniera è stato adottato il provvedimento precautelare dell’arresto, mentre gli altri due suoi familiari sono stati deferiti in stato di libertà.

Del reato commesso è stata data immediata comunicazione al Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Castrovillari ed a quello della Procura per i Minorenni di Catanzaro. La donna arrestata è stata associata presso il Carcere di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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