Cessione Messina, trattativa infinita. Ma il tempo stringe e la tifoseria ora è stanca: “adesso basta”

La trattativa di cessione del Messina continua a vivere di rinvii, ma tra un mese si scende in campo e non esiste ad oggi una squadra. La piazza comincia a stancarsi e ha paura che alla fine non se ne faccia nulla, come già accaduto in passato

StrettoWeb

Una telenovela che fa invidia a quelle migliori della storia. Una storia più o meno lunga. E che continua ad allungarsi, di giorno in giorno e di settimana in settimana. “Ora si chiude, domani si chiude, prossima settimana si chiude”. E invece niente, ad oggi. Un patto di riservatezza rispettato con una precisione chirurgica. Ma – elemento tutt’altro che superfluo – non bisogna dimenticare che dietro tutto questa c’è una tifoseria, c’è una passione. E la piazza di Messina comincia a stancarsi. Il riferimento, ovviamente, è alla trattativa di cessione tra Sciotto e questo gruppo anglo-americano di cui si sa veramente poco o nulla.

I tifosi peloritani hanno paura, è comprensibile. Le ultime estati sono state vissute così. E ora non è cambiato niente. Trattative, comunicati, colpi di scena, poi alla fine non se n’è mai fatto nulla. Anzi, le vicende societarie hanno sempre ostacolato – nella tempistica – le questioni di campo. Così la stagione è cominciata sempre in ritardo, con la corsa agli acquisti, le rivoluzioni e tutto ciò che ne consegue. Questa volta, paradossalmente, è ancora peggio. Tra un mese si va in campo e il Messina al momento potrebbe partecipare al massimo al campionato di Futsal, e pure senza panchina. Di bozza di squadra neanche l’ombra, mentre mister Modica, confermato (due volte) qualche settimana fa, rimane in attesa. L’unica notizia ufficiale recente è l’annuncio del DS, che però non può muoversi granché per via di questa trattativa.

Trattativa che è a questo punto infinita. Il patto di riservatezza non permette di acquisire informazioni. Quasi tutti brancolano nel buio, chi non lo fa ci prova documentando di continui rinvii sulla chiusura, un po’ per le condizioni di salute del Presidente Sciotto e un po’ per la sua volontà di rimanere in società con una quota minima rappresentativa. Ad oggi non si segnalano frenate nette, chiusure o alert negativi, ma neanche la chiusura della trattativa. Eppure, come detto, c’è tutta una squadra da rifare, quasi da zero, e tra circa un mese si scende in campo.

La situazione comincia a essere preoccupante e anche i tifosi lo hanno capito. Non vogliono illudersi, ma la paura è che anche questa volta possa saltare. Sui social cominciano i mugugni e le critiche. “Ora basta” è uno dei messaggi che genericamente viene letto con più frequenza. E intanto il club, nella sua pagina Facebook, impedisce agli utenti di commentare. Non proprio un segnale di democrazia…

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