Crisi idrica, quella frase di Musumeci che ha fatto infuriare De Luca: “si dimetta!”

Il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca attacca il Ministro, ed ex Governatore siciliano, Nello Musumeci, in merito alla chiusura idrica

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Inaccettabili le dichiarazioni del ministro Musumeci rispetto alla crisi idrica che sta attanagliando le regioni del Sud Italia. Si sveglia oggi, novello Don Chisciotte, e rimprovera le regioni di non aver speso i fondi a disposizione. Ma Musumeci è serio? Lui, che incarna il fallimento della Regione Siciliana, accusa gli altri di non aver fatto ciò di cui è il simbolo. Il suo monito oggi alle regioni sul fatto che è stato utilizzato solo il 30% dei fondi contro la siccità suona come una beffa”. E’ durissimo, Cateno De Luca. Il leader di Sud chiama Nord attacca duramente l’ex Governatore siciliano Musumeci.

Musumeci, infatti, ha criticato le Regioni per aver utilizzato solo il 30% dei fondi messi a disposizione. “Abbiamo messo a disposizione 1.2 miliardi per le regioni, 400 milioni per i progetti già in essere e 800 per nuove iniziative. Il ministro Fitto mi dice che solo il 30% risulta essere stato utilizzato finora. Mi auguro che il dato non sia aggiornato o che ci sia un arretrato sul quale le regioni sapranno lavorare con grande impegno per recuperare il tempo perduto”.

A queste dichiarazioni l’ex Sindaco di Messina non ci sta e controbatte: “Vogliamo infatti ricordare che in Sicilia è stato il Governo Musumeci ad incassare, quando lui era presidente della Regione Siciliana, una bocciatura da parte del Governo nazionale dei progetti siciliani presentati per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 32 progetti su 31 progetti bocciati! Un record assoluto per una perdita complessiva di 360 milioni di euro. Si trattava di progetti idrici presentati dal Dipartimento regionale Agricoltura, su fondi PNRR dedicati dal Ministero delle Politiche Agricole”, continua De Luca.

“Ricordiamo pure che la gestione Musumeci non è riuscita ad affidare nemmeno una gestione d’ambito sui servizi idrici, nonostante abbia commissariato le ATI, prendendo in giro tutti con un disegno di legge di ambito unico inattuabile e, infatti, mai approvato. La mancanza di gestori ha poi provocato la perdita dei finanziamenti PNRR, con oltre 700 milioni per l’approvvigionamento idrico per le civili abitazioni che sono andati a beneficio di altre gestioni regionali. Le nostre province, sprovviste di gestore unico, non hanno potuto partecipare ai bandi. Un record fallimentare per Musumeci! Tutto questo accadeva quando lui era Presidente della Regione Siciliana e oggi da Ministro rimprovera le Regioni di essere in ritardo… Insomma, il bue che dice cornuto all’asino!”, conclude.

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