L’attività dello Stromboli ha comportato l’innalzamento dello stato di allerta dal giallo all’arancione fino all’attuale rosso. “Per meglio operare nella difficile situazione, il nostro Dipartimento assicura così il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile“.
Il vulcanologo Piergiorgio Scarlato di Ingv: “La situazione non si risolve nel giro di poco tempo, questo è fuori di dubbio, perché anche per il passato quando Stromboli si trova in questa situazione con il livello del magma basso, la colata sulla Sciara del fuoco, serve del tempo per tornare nel suo stato di ordinaria attività. Lo stato di ordinaria attività è quando noi abbiamo le esplosioni ogni 10/15 minuti. Ora siamo fuori da questo stato ordinario. Il 4 luglio ci sono stati un altissimo numero di frane e flussi piroclastici sulla Sciara del fuoco che hanno profondamente modificato le morfologie del vulcano. Sicuramente c’è un quadro in evoluzione stiamo rilevando se ci sono altre parti che possono distaccarsi perché instabili e quindi provocare nuove frane e poi c’è la colata sulla Sciara del fuoco che come può esaurirsi, come può anche intensificarsi. L’interazione tra la lava e l’acqua ha determinato qualche esplosione in più sempre lontano dai centri abitati”.