“Grazie Messina”. No, grazie a te, Max! Perché Pezzali non tramonta mai | VIDEO

Messina canta e salta ancora, dopo 30 anni, ripercorrendo un passato che in realtà è sempre presente. E tutto questo grazie a Max Pezzali

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Alcune fasi del concerto di Max Pezzali a Messina
StrettoWeb

Messina ha rivissuto il passato. Che poi è anche presente. Perché Max Pezzali non tramonta mai. Ieri come oggi, nel ’90 come adesso, tra un “Hanno ucciso l’uomo ragno” sempre attuale, un “Eccoti” in grado di far innamorare i 2010 come i ’95 e “Una canzone d’amore” da brividi, con tutto lo stadio illuminato.

Sì, lo stadio San Filippo-Franco Scoglio, quello che l’artista italiano ha scelto tra le tappe per il suo primo tour negli stadi. Dopo le varie, tra le altre, Trieste, Roma e Milano, dopo la banda per le vie del centro città nella giornata di lunedì. Tutto bello, tutto bellissimo. Perché bellissima e coinvolgente è la sua musica, che abbraccia almeno tre generazioni, emozionate e scatenate. Max è uno dei pochi artisti italiani in grado di far cantare veramente il nonno, la mamma e il nipote, 30 anni fa come ora, sempre… “tenendo il tempo”, sempre ripercorrendo “Gli anni”, gli stessi anni che hanno accompagnato infanzia, adolescenza ed età adulta di tutti noi. Max, nelle sue Instagram Stories, ha ringraziato Messina. No, Max, il grazie è nostro. Ed è tutto per te. 

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