Sono 12 i morti e 34 i feriti, 17 dei quali in condizioni critiche, nel raid di Hezbollah che ha colpito un campo da calcio nel villaggio di Majdal Shams, sulle alture del Golan, in Israele. Lo riferiscono i servizi di soccorso israeliani, citati da Ynet, secondo cui tra le vittime ci sono anche bambini.
Idf: “Hezbollah dietro all’attacco a Majdal Shams”
“C’è Hezbollah dietro al lancio di un razzo che ha colpito il campo di calcio di Majdal Shams e ha causato molte vittime civili, tra cui bambini, questa sera”. E’ quanto sostengono le Forze di difesa israeliane, che, “a seguito delle valutazioni effettuate nell’Idf e dell’intelligence a nostra disposizione”, affermano che “il lancio di razzi a Majdal Shams è stato effettuato dal gruppo terroristico Hezbollah”.
“Superata la linea rossa”
“Non c’è dubbio che Hezbollah abbia superato tutte le linee rosse, siamo di fronte a una guerra totale”, ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz a Channel 12, riferendo di aver parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’attacco a Majdal Shams.
Netanyahu rientra dagli Usa
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in seguito all’attacco contro Majdal Shams costato la vita a dieci persone, ha anticipato di qualche ora il rientro dagli Stati Uniti dove si trova ancora in visita. Lo riferisce su X Barak Ravid, giornalista di Axios, secondo cui Netanyahu ripartirà alle 19.30 ora americana, l’1.30 in Italia. Il premier, ha fatto sapere il suo ufficio, subito dopo l’attacco è stato impegnato in consultazioni sulla sicurezza.
“Il nemico deve essere sconfitto”
Il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir: “dall’8 ottobre dico che il nemico deve essere sconfitto. Invito il primo ministro a convocare immediatamente il gabinetto: guerra al nord adesso”.
Il Gabinetto di Sicurezza e Politica dello Stato d’Israele è stato convocato per domani alle 15:00 ora italiana.