La Reggina prova a smentire StrettoWeb con un comunicato in cui conferma tutto ciò che ha scritto StrettoWeb

La Reggina conferma, con un comunicato stampa ufficiale, tutto ciò che oggi ha scritto StrettoWeb sul servizio mensa del Sant'Agata affidato all'azienda che serve gli Ospedali

StrettoWeb

Siamo davvero al ridicolo. Evidentemente la dirigenza della Reggina ha individuato negli analfabeti funzionali il proprio target di riferimento: sono quelle poche decine di allocchi che continuano a dare ancora credito a ciò che dice la società, dopo che in un anno ha già smentito se stessa praticamente su tutto. Non si spiega altrimenti l’assurdità di un club che pubblica un comunicato stampa per smentire una notizia fornita da StrettoWeb, in cui però di fatto conferma passo passo tutto quello che ha scritto StrettoWeb!

Oggi pomeriggio, infatti, abbiamo dato la notizia: “Reggina, licenziato tutto lo staff della cucina: la società preferisce la mensa dell’Ospedale” di cui ovviamente confermiamo ogni virgola e dettaglio. La prima reazione è stata quella, prettamente Social, del patron Ballarino con le solite generiche frecciate anonime da teenager a cui ormai ci ha tristemente abituato:

Ma dopo qualche ora, la Reggina ha pubblicato un comunicato stampa con l’intenzione di smentire la notizia di StrettoWeb. Peccato che poi, però, nel testo del comunicato, ha confermato tutto ciò che avevamo scritto. Dicendo anche qualche bugia. Con l’unico intento di prendere in giro i soliti allocchi, gli analfabeti funzionali, quelli che appunto si sono fermati al titolo ‘Comunicato Stampa‘ e già lì si sono eccitati esattamente come facevano con Saladini che poi però – come scriveva StrettoWeb tra le risatine di chi lo considerava un “genio della finanza” o il nuovo Bosman che avrebbe cambiato la storia del calcio – stava combinando il più grande pasticcio della storia sulla pelle dei tifosi amaranto.

Nel comunicato odierno, la società intendeva “precisare che le notizie riportate dalla Testata Giornalistica on line Strettoweb a firma del Direttore Caridi, relative ad un (inesistente) licenziamento dello staff cucina ed alla somministrazione di pasti preconfezionati, non corrispondono assolutamente alla verità e ancora una volta rappresentano un maldestro tentativo di scalfire la reputazione del club“.

A parte il fatto che non abbiamo chiaro quale sia la reputazione di una società che parla come se avesse battuto tutti i record dalla Terza Categoria alla Champions League, e invece ha condannato la Reggina a due anni (almeno!) consecutivi nei Dilettanti raggiungendo il punto più basso della storia del calcio a Reggio Calabria, noi confermiamo tutto ciò che abbiamo scritto in quanto documentato, riscontrabile e verificabile da chiunque. La stessa notizia, tra l’altro, era stata accennata – seppur vagamente – nei giorni scorsi da Radio Ballarino… Ma entriamo nel merito del comunicato: se davvero fosse “inesistente” il licenziamento dello staff della cucina, chiediamo pubblicamente alla società che fine hanno fatto le signore Maria e Pia che con enorme competenza, professionalità e serietà, gestivano storicamente la cucina del Centro Sportivo Sant’Agata (dopo che già la dirigenza di Ballarino lo scorso anno aveva dato il benservito alla signora Antonella, sempre per contenere i costi).

Che il licenziamento sia “inesistente” è una bugia – l’ennesima – che la Reggina di Ballarino dice pubblicamente. Nello stesso Comunicato, infatti, si legge subito dopo che “La società, al fine di ottimizzare e potenziare i processi di preparazione dei cibi in rispetto alle normative vigenti, si è rivolto alla EP Spa, una società specializzata nella ristorazione che vanta una storia di oltre 50 anni sul mercato delle mense aziendali, con oltre 2.000 clienti attivi e con tutte le certificazioni previste dal settore“.

Quindi è vero che il club ha preferito un’azienda di distribuzione di cibo industriale, specializzata negli Ospedali. E quindi è vero che lo staff della cucina del Sant’Agata è stato licenziato. E quindi la notizia, dall’enorme valore sociale, è che la società calcistica che ha avuto il titolo sportivo in assegnazione pubblica dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria, ha preferito una grande azienda di distribuzione di cibo industriale di fuori città, a due professioniste reggine esperte, stimate e apprezzate. Brunetti e Falcomatà cosa ne pensano?

Nel comunicato si legge ancora che “Nessun tipo di pasto precotto e preconfezionato sarà somministrato al Centro Sportivo Sant’Agata. In considerazione del fondamentale ruolo ricoperto dall’aspetto nutrizionale per gli atleti, la società metterà a disposizione di staff e calciatori, uno chef che in loco preparerà tutti i pasti, seguendo i piani alimentari di squadra e soprattutto senza stravolgere l’organizzazione dell’anno precedente ma anzi garantendo cibi cucinati con materie prime certificate e di comprovata qualità. La EP Spa a partire da questa stagione ha istituito un rapporto di partnership con la Reggina“.

E qui siamo alle promesse: “nessun tipo di pasto precotto e preconfezionato sarà somministrato“… “la società metterà a disposizione uno chef…“, ma tutto questo viene dichiarato come promessa sul futuro e soltanto dopo l’articolo di StrettoWeb che ha suscitato l’indignazione della piazza. Perché fino ad oggi i pasti forniti dalla nuova azienda sono stati proprio precotti e confezionati, mentre non comprendiamo con quale logica si possa andare ad investire su uno chef dopo che nello stesso ruolo si è appena licenziata la validissima ed esperta signora Maria.

In ogni caso vigileremo se nel futuro non verranno più forniti cibi precotti e confezionati, e se arriverà un nuovo chef. Intanto ad oggi non è così. E basta approfondire su google la storia di EP Spa per apprezzare tutti i trascorsi dell’azienda di distribuzione di cibo industriale specializzata negli Ospedali, persino con relativi episodi di proteste per la scarsa qualità del prodotto. Altra domanda: ci sono altre squadre di calcio che si affidano a questa, o altre simili, aziende per i calciatori? E a questo punto il club può fornire il menù che verrà riservato ai calciatori? Sul costo, di 13,50 euro al giorno per i calciatori che decidono di mangiare questo cibo, non c’è stato neanche il tentativo di smentita…

Il comunicato della Reggina si conclude con il capovolgimento della realtà: “Alla vigilia del ritiro e di una stagione importante per il club, i tifosi e la città, duole dover continuare a fare i conti con notizie false e tendenziose che vogliono solo alimentare un clima conflittuale nei confronti della Reggina e che sicuramente non aiutano ad infondere serenità all’intero ambiente amaranto“.

Partendo dal presupposto che la stampa non ha certo il dovere di “infondere serenità all’ambiente, bensì quello di dare le notizie. Ribadiamo che di “falso” e tantomeno “tendenzioso” su StrettoWeb non ci sono neanche le virgole, come dimostra in modo particolare la storia recente sulla Reggina, al contrario di tutte le bugie e falsità che questa dirigenza – così come le precedenti, le cui malefatte sono state altrettanto denunciate pubblicamente da StrettoWeb – hanno venduto alla piazza sin dal primo giorno del suo arrivo, sin dal  business plan di settembre 2023. E, da che mondo è mondo, se davvero qualcuno scrive qualcosa di “falso e tendenzioso“, chi si sente danneggiato segue le vie legali. Invece la Fenice Amaranto, adesso Reggina, non l’ha mai fatto: ha solo minacciato e sbraitato sui Social. Con maldestri comunicati nell’affannosa ricerca di nascondere la polvere sotto il tappeto, provando a smentire verità che non possono smentire e infatti poi finiscono a confermare.

Sarebbe stato molto più dignitoso ammettere “sì, non abbiamo soldi e cerchiamo di risparmiare su tutto“. Quando Brunetti ha concesso il titolo sportivo a queste persone aveva parlato proprio di “dignità“, lo ricordate? “Meglio dieci anni di serie D ma fatti con dignità“. E qui invece ci stiamo facendo i nostri dieci anni di serie D, senza neanche un briciolo di dignità…

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