La gestione dell’acquedotto e della rete distributiva dei Laghi di Sibari entro quindici giorni passeranno da AssoLaghi al Comune di Cassano divenendo pubbliche. È questo il principale effetto dell’ordinanza emanata dal Sindaco di Cassano All’Ionio, Giovanni Papasso, in mattinata, e preceduta da una delibera di giunta comunale. Un atto che va a sanare una anomalia che continuava ad essere tale nonostante il referendum del 2011 che sanciva, con un plebiscito, che l’acqua dovesse essere un bene esclusivamente pubblico.
L’acqua di Cassano avrà una gestione pubblica
“Una scelta – ha evidenziato il sindaco – che sottolinea il forte impegno della mia amministrazione per avere anche ai Laghi l’acqua potabile“. La gestione “privata” era diventata una vera e propria anomalia anche perché il Comune ha aderito ad Arrical scegliendolo come gestore unico di acqua e rifiuti con l’obiettivo di affrancare le finanze dei Comuni dal peso della gestione proprio dell’acqua e dei rifiuti e gli impianti dei Laghi erano rimasti fuori da questo accordo.
“Così – ha insistito ancora il sindaco socialista – l’acqua cassanese avrà tutta una gestione pubblica. Anche perché con decreto numero 12 del 05/07/2024 l’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (Arrical) ha disposto il trasferimento ex art. 153 del D.Lgs 152/2006 delle opere e degli impianti del Sistema Idrico Integrato (S.I.I.) di proprietà dei Comuni al gestore So.Ri.Cal. S.p.A.». Anche per questo la decisione era ormai non più procrastinabile“.
L’acquisizione coattiva dell’impianto di potabilizzazione e della rete distributiva del complesso nautico sibarita quindi si è resa necessaria con immediatezza sia per adempiere al decreto di ArriCal sia soprattutto per superare la situazione di inottemperanza dell’ordinanza sindacale numero 3079 del 28/06/2021.
Con l’ordinanza era stato disposto il divieto dell’uso dell’acqua distribuita per uso umano potabile ed alimentare per le unità abitative, residenziali e non, ricadenti nel complesso turistico dei Laghi di Sibari al fine di attivarsi per porre in essere tutte le procedure e le attività necessarie per rendere l’acqua potabile e superare le criticità riscontrate e mai sanate.
Con Assolaghi acqua mai potabile
Con la medesima ordinanza del 2021, infatti, era stato ordinato all’Associazione Laghi di Sibari di attivare immediatamente le procedure e le attività necessarie per rendere l’acqua destinata per uso potabile, per la preparazione di cibi e bevanda o per altri usi domestici, conforme ai valori limite stabilite dalla normativa in materia, oltre che eseguire e comunicare con cadenza periodica decadale i necessari controlli. Una disposizione mai attuata da AssoLaghi con l’acqua che da allora non è mai tornata potabile.
Proprio per la volontà di rimettere le cose a posto, l’ordinanza firmata in mattinata la sindaco Papasso intima non solo all’associazione Laghi di Sibari di provvedere a trasmettere agli uffici comunale la gestione dell’impianto di potabilizzazione e della rete distributiva del complesso nautico dei Laghi di Sibari.
La stessa, infatti, ordina al responsabile dell’area III “Lavori Pubblici”, ingegnere Luigi Serra-Cassano, di provvedere entro i termini indicati alla presa in consegna delle suddette opere di urbanizzazione primaria e di attivarsi immediatamente a porre in essere tutte le procedure e le attività necessarie sul medesimo impianto per rendere l’acqua potabile e ripristinare il rispetto della conformità ai valori limite stabilite dalla normativa in materia.
“Nessun retropensiero, si pensa al bene comune”
“Con questo atto ufficiale – ha concluso Papasso – si procede di pari passo a Marina (dove è necessario un intervento più consistente) e ai Laghi di Sibari (con un intervento meno consistente) per far arrivare all’acqua potabile anche nelle abitazioni di quelle persone che hanno investito nelle case vacanze”.
“È questo il nostro unico e solo obiettivo: non c’è nessun retropensiero ma solo la volontà e l’esigenza di guardare con oculatezza e l’obiettività di guardare al territorio cassanese come ad una cosa unica ma avendo sempre un occhio di riguardo per questo complesso meraviglioso che, per di più, confina con il Parco e il Museo archeologico nazionale della Sibaritide e l’area naturalistica della Foce del Creati-Area Sic e sito Natura 2000″.
“Nutro vive speranze e ho fiducia – aggiunge infine – che se, come promesso, il Presente Roberto Occhiuto e la Regione Calabria finanzieranno il nostro studio di fattibilità preparato nei mesi scorsi per rifare tutti i sottoservizi di Marina di Sibari, tra cui anche l’impianto che porterà l’acqua nelle case di Marina stessa, ci impegniamo nella conseguente definizione del progetto esecutivo”.
“A rimodulare la spesa e utilizzare una parte dei fondi per inserire nella stessa anche il rifacimento/ammodernamento dell’acquedotto e della rete distributiva dei Laghi di Sibari. In questo modo i due villaggi cammineranno di pari passo nel loro destino che vede la necessaria risoluzione della problematica dell’acqua potabile”.