Messina, ecco come Sciotto sta prendendo per il culo città, tifosi e persino il Sindaco

Messina, Sciotto rimane proprietario del club senza prospettive: l'obiettivo sarà un'altra disperata salvezza (quest'anno ancora più difficile). Non cedere la società è stata una sua scelta: vuole rimanere al timone dell'Acr e prende in giro tutta una città, compreso il Sindaco Basile

StrettoWeb

Pietro Sciotto sta letteralmente prendendo per il culo una città intera: l’unica verità è che non vuole cedere il Messina, ha rifiutato due offerte importanti e adesso ha inscenato un clamoroso teatrino con cui prende in giro i tifosi e persino il sindaco Basile. Sindaco che è totalmente passivo in questa situazione, e quindi complice dell’ennesima pagina buia dello sport peloritano. Messina meriterebbe molto di più ma il primo cittadino è inerme, distratto e assente rispetto alle proprie responsabilità: dovrebbe incalzare Sciotto, e invece rimane fermo, muto e distante mentre si stanno verificando tutti i presupposti per un ulteriore disastro sportivo con importanti ricadute sociali in città.

La verità è una sola: Pietro Sciotto non vuole cedere l’Acr Messina. L’imprenditore proprietario della gloriosa squadra di calcio biancoscudata ha tradito le promesse di cedere il club fatte più volte la scorsa primavera, esattamente come aveva fatto gli scorsi anni. Con un’aggravante molto seria: quest’anno aveva ricevuto due offerte molto importanti, che davvero potevano dare al Messina una nuova prospettiva calcistica. Nelle scorse settimane abbiamo già raccontato per filo e per segno quello che è successo con Ettore Minore e con la grossa società americana: dopo il nostro primo articolo, Sciotto ha provato maldestramente a smentire e ha minacciato denunce. Che ovviamente non ha mai fatto, perchè quello che abbiamo scritto è tutto vero e l’unico obiettivo del suo comunicato era quello di ingannare i pochi allocchi che ancora gli credono, provando a screditare la stampa che invece raccontava la verità.

Dopo quel comunicato-farsa, abbiamo fatto dieci domande a Pietro Sciotto ma lui non ha mai risposto. E poi abbiamo fatto altri articoli svelando retroscena, dettagli e particolari inquietanti sulle preoccupazioni della Figc su cui – anche qui – Sciotto non ha mai risposto né tantomeno smentito.

Adesso Sciotto sta cercando una via di fuga: dopo aver fatto saltare tutte le trattative, rifiutando le offerte ricevute (prima Minore, già a giugno, e adesso gli americani, che il 18 luglio hanno consegnato a Sciotto il preliminare di vendita aggiornato alle sue condizioni e lui è scomparso senza mai più rispondere), s’è inventato che avrebbe firmato un altro preliminare il 23 giugno, di domenica, non si sa con chi, che impegnava questo fantomatico e inesistente acquirente a rilevare le quote del club entro il 31 luglio. E guarda caso, oggi che è 31 luglio, Sciotto invia un altro comunicato per dire che l’acquirente-fantasma ha chiesto ulteriore tempo e intanto rimane lui. Tra qualche giorno dirà che questo fantomatico acquirente è scomparso e quindi, a malincuore, dovrà rimanere lui “per salvare il calcio a Messina“. E invece è tutto falso.

La verità è che questo fantomatico acquirente non esiste. E’ inventato da Sciotto. Non siamo a conoscenza di alcun preliminare di vendita firmato da Sciotto, tantomeno di domenica il 23 giugno, e ci chiediamo perchè, se davvero il 23 giugno avesse firmato un preliminare di vendita, Sciotto ha poi informato i tifosi, il Sindaco e la città soltanto dopo un mese e non subito. Ci chiediamo anche chi sarebbe così fesso da firmare un preliminare di vendita il 23 giugno e poi non fare la squadra, non impegnarsi sul mercato, ed acquisire il club a fine luglio senza risorse umane e professionali, per giunta arrivando al 31 luglio e chiedendo ulteriormente tempo!!!  Sciotto, tra l’altro, si tradisce da solo: nei giorni scorsi ha detto che l’impegno al 31 luglio era tassativo, adesso accetta serenamente con una nota stampa che il fantomatico acquirente si tiri indietro prendendo tempo: quindi quella presunta firma del 23 giugno non avrebbe alcun valore?

Non è chiaro quanta dose di faccia tosta ci voglia a prendere in giro una città intera in questi termini: neanche Alice nel Paese delle Meraviglie ci potrebbe cascare. La considerazione che Sciotto ha dei suoi concittadini, dei tifosi e persino del Sindaco Basile deve essere davvero molto bassa se pensa di prenderli per il culo in modo così lampante e palese.

L’unica verità è che Sciotto ha fatto scappare chiunque volesse acquistare il Messina, anche con offerte molto convenienti e con prospettive radiose per il futuro del club, con l’unica intenzione di rimanere alla guida della società. Tutto legittimo, ci mancherebbe. Ma sarebbe bastato dirlo chiaramente, senza prendere in giro le persone: “il Messina è mio e alla guida del club rimango io“. Così Sciotto sarebbe stato onesto, trasparente e chiaro nei confronti della tifoseria e della città. Invece da anni, ogni primavera promette di cedere il club, d’estate annuncia le trattative e l’arrivo degli acquirenti, e poi si tira indietro e si tiene la società.

Il problema più grande non è chi è il proprietario del Messina: se Sciotto garantisse un futuro solido e di successi, sarebbe coccolato e benvoluto da tutti. Anzi. Ce lo terremmo stretto e anche noi giornalisti lo osanneremmo. Il punto vero è che Sciotto non è nelle condizioni di dare al Messina ciò che merita: lo ha dimostrato in questi 7 anni e soprattutto nelle intenzioni future. L’obiettivo di Sciotto è quello di ottenere un’altra disperata salvezza in serie C, quest’anno ancora più difficile visto il ritardo di preparazione e costruzione della squadra, il caos all’interno della società e la crescita del livello di competitività del torneo.

Messina merita molto di più.

E intanto Basile che fa? Rimarrà ancora fermo, in imbarazzo per il legame politico tra Sciotto e Cateno De Luca? Proprio il fratello dell’imprenditore, infatti, è deputato regionale di Sud chiama Nord: può bastare affinché il Sindaco della città rimanga così inerme e silente di fronte all’ennesima clamorosa e sfacciata presa per i fondelli non solo nei confronti di tifosi e città, ma anche nei suoi confronti personali in quanto viene più volte tirato in ballo da Sciotto? Davvero una questione strettamente partitica può consentire a Basile di perdere ogni credibilità nei confronti dei suoi concittadini? Davvero vorrà continuare ad essere complice di questo disastro, o inizierà a fare la voce grossa con Sciotto pretendendo e ottenendo il meglio per il calcio a Messina? Il Sindaco ha un potere enorme sul destino del club calcistico, basterebbe pensare che ha la proprietà degli impianti e che quindi può indirizzare la guida della società come meglio ritiene opportuno nell’interesse della città. Lo farà davvero, finalmente, una volta per tutte, o lascerà l’Acr in balia dei (drammatici) eventi a venire?

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