Messina, Ospedale Piemonte Neurolesi: lavoratori in stato di agitazione, chiesto accesso agli atti

La nota della CISL FP Messina: "stiamo predisponendo gli atti per il comportamento anti-sindacale. Se necessario arriveremo sino alla Procura e alla Corte dei Conti"

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“Nella giornata di ieri, la CISL FP Messina, a soli pochi mesi dalla nomina del nuovo Direttore Generale presso IRCCS Neurolesi, dopo innumerevoli tentativi, mai riscontrati positivamente, di essere convocata, è stata costretta a proclamare lo stato di agitazione del personale e sta predisponendo gli atti per il comportamento antisindacale per una serie di difformità dal contratto e dai regolamenti interni. Siamo stati poi costretti a chiedere ad Irccs Neurolesi Piemonte l’accesso civico generalizzato per avere notizie sui fondi di contrattazione della premialità e lavoro straordinario, fasce ed indennità che appaiono improvvisamente, e per la prima volta nella storia dell’ente, fortemente depauperati”. Lo dichiara Giovanna Bicchieri, Segretario Generale Cisl Fp Messina.

“Non sappiamo che fine abbiano fatto le risorse destinate ai due fondi, che sarebbero anche molto sostanziose. Circostanza che purtroppo ha fatto sì che i lavoratori del Centro Neurolesi prendessero una premialità dimezzata rispetto al passato storico. Il tutto senza alcuna informazione e contrattazione sindacale, almeno con la CISL FP, che ha subito chiesto spiegazioni ed è passata alle giuste vie di fatto. Non vorremmo minimamente immaginare che i soldi dei lavoratori siano stati utilizzati per finalità diverse da quelle per cui sono stati costituiti. Rammentiamo soltanto una circostanza analoga nella nostra esperienza passata, quando fu abbattuto il fondo di premialità dei lavoratori di ASP Messina che a tutt’oggi percepiscono una produttività molto bassa”.

“Ecco perché probabilmente il DG ed i suoi esperti delegati non hanno voluto ricevere la Cisl per trovare soluzioni alle innumerevoli criticità, alle disparità di trattamento nelle assegnazioni del personale senza criterio, alla scelta ad personam di chi deve partecipare al progetto di recupero delle liste di attesa, alla richiesta di non pagare i coordinatori infermieristici e le posizioni organizzative scelte ad personam, alle stabilizzazioni della ricerca scientifica senza dotazione organica e alla rideterminazione dei fondi contrattuali”, continua Bicchieri.

Le segnalazioni alle autorità competenti: “non ci fermeremo”

“Circostanze per le quali siamo stati obbligati segnalare numerose difformità alle competenti autorità giudiziarie e al tribunale del lavoro. Abbiamo sempre chiesto spiegazioni, ma non sono mai arrivate! Per questo, forse, non siamo stati ricevuti rispetto ai nostri colleghi. Per questo, presumibilmente, hanno tentato di chiuderci fuori dalla porta. Evidentemente siamo un Sindacato credibile e scomodo, perché la nostra azione sindacale ha come unico obiettivo la tutela degli interessi e del benessere psicofisico dei lavoratori, requisito fondamentale per garantire un buon servizio ai cittadini”.

“Per queste ragioni non ci fermeremo! Stiamo avviando una serie di azioni sindacali e legali, oltre naturalmente alla richiesta di accertamenti già inviata all’assessore regionale alla salute, alla procura regionale della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, per la verifica di eventuali abusi perseguibili d’ufficio e per querela di parte”.

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