Messina, ritardi nella consegna dei dispositivi sanitari: un cittadino si sfoga e Pergolizzi scrive all’ASP

La lettera del Presidente del Consiglio Comunale di Messina Nello Pergolizzi al DG dell'ASP Giuseppe Cucci

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Il Presidente del Consiglio Comunale di Messina Nello Pergolizzi ha scritto e inviato una lettera al DG dell’ASP Giuseppe Cucci relativamente ai ritardi nella consegna dei dispositivi sanitari richiesti da un cittadino. “La scrivente Presidenza – si legge all’inizio della missiva – ha accolto l’amaro sfogo di un cittadino, il quale riferisce di aver presentato la richiesta di rinnovo della pratica per la consegna di dispositivi sanitari (pod, sensori della glicemia, ecc.), nei tempi e modalità richiesti dal servizio preposto e nonostante siano trascorsi più di due mesi (richiesta consegnata nel mese di maggio), di non aver ancora ricevuto alcuna riscontro in merito. Mi rivolgo a Lei per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo la persistente indisponibilità di detti dispositivi salvavita presso la struttura dell’ASP (ex Mandalari) e per rappresentarLe una situazione che potrebbe compromettere gravemente la salute e il diritto alle cure dei cittadini”.

“Questo stato di cose non solo mette a rischio la salute di molte persone, ma viola anche il loro diritto costituzionale all’accesso a cure adeguate e richiede un immediato intervento da parte Sua per garantire la disponibilità continua e adeguata di questi dispositivi salvavita.

Le chiedo, pertanto, che vengano intraprese le seguenti azioni:

  1. Un’indagine approfondita per determinare le cause della carenza di presidi;
  2. L’adozione di misure urgenti per garantire la fornitura di tutti i dispositivi e farmaci necessari;
  3. La messa in atto di un piano di monitoraggio continuo per prevenire future carenze.

Sono sicuro che comprenderà l’urgenza di questa situazione e l’importanza di garantire che ogni cittadino riceva le cure necessarie per vivere una vita dignitosa e in salute. In attesa di un Suo riscontro, resto a disposizione per eventuali chiarimenti e per collaborare alla ricerca di soluzioni efficaci”, si chiude la lettera di Pergolizzi, che spera adesso in un breve e rapido riscontro.

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