“Non vi fidate dei giornali che da decenni oscurano omicidi di questo tipo. Fidatevi della famiglia, di chi conosceva bene e sapeva che non avrebbe mai compiuto un atto del genere”. A scriverlo sui social è Carolina Onorato, la figlia 22enne dell’imprenditore Angelo Onorato, trovato senza vita nella sua auto il pomeriggio del 25 maggio a Palermo. L’uomo venne trovato proprio dalla figlia Carolina e dalla moglie, l’ex eurodeputato Francesca Donato, con un fascetta stretta al collo.
Gli esami del Dna hanno accertato che sulla fascetta ci fosse solo la sua impronte e quella di un soccorritore. Ma non di persone estranee. “O fidatevi dei fatti- prosegue la giovane – della lettera in cui scrive che si era fidato delle persone sbagliate, che delle persone gli volevano male. O che quella mattina stessa, al bar, comprò la colazione per il giorno seguente. Valutate se queste cose combaciano con un suicidio”.