Palermo, non vogliono pagare il conto: rissa e feriti, 2 arresti

Tutti e quattro i partecipanti alla rissa sono rimasti feriti e, condotti all'ospedale Civico e al Policlinico

StrettoWeb

Rissa in un locale in via Maqueda, a Palermo, dove ieri due 20enni tunisini avrebbero cenato rifiutandosi poi di pagare. Davanti alla protesta del proprietario, originario del Bangladesh, i due sarebbero passati dalle parole ai fatti, aggredendo lui e un altro cittadino del Bangladesh arrivato in suo soccorso. Ne è nata una violenta rissa, sedata solo dall’arrivo dei carabinieri, che hanno ascoltato i testimoni e acquisito le immagini dell’impianto di videosorveglianza.

Tutti e quattro i partecipanti alla rissa sono rimasti feriti e, condotti all’ospedale Civico e al Policlinico per le cure del caso, sono stati dimessi con prognosi tra i 5 e i 30 giorni. I due tunisini sono stati arrestati per rissa, per lo stesso reato sono stati denunciati i due cittadini originari del Bangladesh.

Un tratto di una delle arterie centrali della nostra città è diventato una zona franca – dice il presidente della VI commissione, Ottavio Zacco -dove bande rivali si contendono il controllo del territorio con atti di violenza che nel giro di pochi giorni hanno causato il grave ferimento di un giovane tunisino, che versa in gravissime condizioni, e l’aggressione di un cittadino bengalese. Giornalmente raccolgo il grido di protesta dei commercianti e dei residenti dell’asse centrale e delle vie limitrofe, che vivono nel degrado e nel terrore. Non è più il tempo dei proclami e di iniziative personalistiche, occorre applicare il pugno duro anche con iniziative drastiche come la revoca di attività commerciali sospette, l’applicazione del Daspo urbano per tutti i soggetti coinvolti nelle risse e un presidio h24 nel tratto di strada coinvolto. Chiederò al sindaco – conclude – di avviare un’interlocuzione più serrata con il prefetto e tutti gli attori coinvolti, affinché si istituisca in tempi brevi un presidio fisso delle forze dell’ordine e di concedere un locale dell’amministrazione comunale o della città metropolitana nel tratto di via Maqueda ricadente tra la via Divisi e l’estremità dell’arteria all’altezza di Porta Vicari, da destinare alle forze dell’ordine come postazione fissa permanente“.

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