“Richiamati integralmente tutti gli atti prodotti dal comune di Villa San Giovanni e depositati presso il MASE alla commissione VIA VAS (le cui osservazioni del 13.04.2024 si allegano per completezza), in risposta alla Vs prot. 0018019 del 06.06.2024 con cui si concedeva “una proroga dei temini precedentemente comunicati per la formulazione di osservazioni, valutazioni e pareri da parte degli enti interessati, che potranno essere pertanto trasmessi entro l’8 luglio 2024”, il Comune di Villa San Giovanni rappresenta che la richiesta di sospensione prodotta nel mese di maggio 2024 da questo ente, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dal comune e dalla Città Metropolitana di Messina, è quanto mai attuale per tutte le motivazioni già addotte e per quelle di seguito specificatamente indicate”. E’ quanto afferma il Sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti.
“Si ribadisce che agli enti viene chiesto di “pronunciarsi nei limiti dei contenuti progettuali interessati dalle prescrizioni di cui al comma 2, secondo periodo lettera a) – f) […] ma tali contenuti progettuali sono quelli di un progetto definitivo aggiornato dalla Stretto di Messina e che, in sostanza, sarà diverso e “altro” all’esito dell’aggiornamento e completamento della procedura di Valutazione di impatto Ambientale, ex art. 3, c. 4, del D.L. 35/2023, art. 225 del D.lgs. 36/2023 e artt. 165, 167 e 183 del D.lgs. 163/2006, integrata con la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale ex art. 5 del D.P.R. 357/1997 e la verifica del Piano di Utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo ex art. 9 del D.P.R. 120/2017”.
“Questa considerazione trova conferma nella nota del 09.05.2024 a firma dell’AD dott. Pietro Ciucci, con la quale la Stretto di Messina ha formulato ed ottenuto dal ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica (commissione VIA – VAS) istanza di sospensione dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta con nota prot. CTVA-4899 del 15.04.2024, per un periodo pari a n.120 giorni (con scadenza 12.09.2024), sottolineando nel merito che “gli approfondimenti e le integrazioni documentali richieste dalle competenti Autorità con le note citate nelle Premesse presuppongono anche l’esecuzione di analisi e indagini di campo, sia per il versante Sicilia che per il versante Calabria, che hanno una tempistica minima di implementazione e relativa elaborazione non comprimibile; è condivisa l’esigenza di svolgere nel modo più accurato ed approfondito le integrazioni richieste dalle Autorità competenti nell’ottica di dare piena ed effettiva promozione al valore ambiente”.
“Tenuto conto di quanto rappresentato dal Contraente Generale — deputato allo sviluppo delle integrazioni richieste – circa la necessità di richiedere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica la traslazione del termine per riscontrare le integrazioni richieste per un tempo non inferiore ad ulteriori 120 giorni, avuto riguardo all’eccezionale rilevanza dell’opera”. Il progetto definitivo aggiornato dalla SdM, oggi all’esame di questa conferenza dei servizi MIT e sottoposto alla formulazione di osservazioni, valutazioni e pareri da parte degli enti interessati, secondo la normativa vigente e il D l.gvo 50, non assurge da alcun punto di vista (tecnico-progettuale, economico, ambientale, paesaggistico) al livello di progettazione definitiva e risulta mancante di studi di dettaglio e di un progetto di cantierizzazione che possano permettere agli enti locali interessati valutazioni esaustive e complete”.
“Tutte le osservazioni, valutazioni e pareri presuppongono la conoscenza degli studi e delle risultanze che saranno prodotte dalla SdM il prossimo 12.09.2024, atteso che avranno incidenza diretta sul progetto e, conseguentemente, sulle valutazioni che le stesse Amministrazioni saranno deputate ad effettuare. Peraltro un fatto nuovo è sopravvenuto con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto-legge 29 giugno 2024 n. 89, recante disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport, nello specifico all’art.2 nella parte in cui recita: “[…] La disposizione di cui al comma 1, lettera a), numero 1.2) è volta ad aggiornare le modalità di approvazione del progetto esecutivo, specificando, come avviene per analoghe opere complesse, che la medesima può avvenire anche per fasi costruttive”.
“Le modalità di riavvio del progetto del Ponte sullo Stretto previste dal D.L. n. 35/2023, rinviano alla fase della progettazione esecutiva per l’attuazione e lo sviluppo di tutte le prescrizioni individuate nella Relazione del progettista di cui all’art. 3, co. 2, del D.L. n. 35/2023 finalizzate all’adeguamento del progetto definitivo del 2011, ivi compreso lo svolgimento di prove sperimentali. Al fine di ottimizzare e ridurre i tempi di attuazione del progetto, con evidenti vantaggi anche in termini di contenimento dei costi, la norma prevede la realizzazione dell’opera per fasi costruttive progressive”.
“Quanto sopra anche in coerenza sia con quanto fatto dal Gruppo FS su alcuni importanti progetti PNRR, sia con l’esperienza internazionale che ha positivamente impiegato la modalità di progettazione per fasi costruttive progressive per la realizzazione di opere complesse, come da ultimo in relazione alla costruzione del nuovo ponte di Baltimora. […]”. Tutto ciò comporta in attesa dell’eventuale conversione in legge di tale DL una sospensione (che ad avviso di chi scrive appare obbligatoria) dell’attuale conferenza dei servizi”.
“Qualora il DL fosse convertito, deriverebbe, ipso iure, la necessità di procedere all’indizione di specifiche conferenze di servizi per ciascuna delle cosiddette “fasi costruttive”, fermo restando le perplessità, che saranno approfondite nelle sedi competenti, sulla legittimità ed opportunità di pareri resi su segmenti non funzionali di un’opera complessa e ancora tutta da sviluppare: oggi non solo negli elaborati progettuali privi di qualunque studio di dettaglio e tali da non permettere di esprimere alcuna valutazione compiuta e di merito, ma anche alla luce del DL 89/2024 che rimanda a fasi procedurali tutte ancora da definire e/o riavviare”.
“Attesa l’impossibilità di rendere allo stato del progetto qualunque tipo di valutazione richiesta dalla conferenza istruttoria cui la presente è indirizzata, nonché le novità delle fasi procedurali di approvazione del progetto esecutivo ex art. 2 DL 89/2024 il sottoscritto sindaco della Città di Villa San Giovanni (RC), FORMULA ISTANZA alla conferenza dei servizi e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di sospensione dei termini della conferenza istruttoria di cui in oggetto fino al termine di sospensione della procedura di Valutazione di impatto Ambientale, ex art. 3, c. 4, del D.L. 35/2023, art. 225 del D.lgs. 36/2023 e artt. 165, 167 e 183 del D.lgs. 163/2006, integrata con la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale ex art. 5 del D.P.R. 357/1997 e la verifica del Piano di Utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo ex art. 9 del D.P.R. 120/2017, nonché fino al termine di eventuale conversione in legge dell’art. 2 del DL 89/2024”.