Reggio Calabria, dopo due anni chiude di nuovo l’InfoPoint in Via Marina: i motivi

L'InfoPoint sulla Via Marina di Reggio Calabria è, dopo due anni, nuovamente chiuso: risolto il contratto con la società

StrettoWeb

Dopo soli due anni, l’InfoPoint in Via Marina a Reggio Calabria ha chiuso nuovamente i battenti. Era rimasto fermo, e con le serrande abbassate, per molto tempo, ma la riapertura nel 2022 aveva riacceso uno spiraglio di luce su quello che era comunque un simbolo di movimento, anche a livello turistico. Ma di turisti due anni fa ce n’erano meno. Oggi, coi voli Ryanair, sono sicuramente aumentati, ma gli stessi non potranno – almeno per ora – chiedere informazioni a quel piccolo chioschetto sul Lungomare lato nord, che aveva anche la possibilità di svolgere attività commerciale, con il servizio bar.

La ricostruzione dei fatti dell’ultimo anno: diffide, contestazioni, rateizzazioni

Ma perché dopo due anni ha nuovamente chiuso? A spiegarlo è una determina del Comune di Reggio Calabria, che parla di inadempienze nel contratto da parte della società a cui era stato affidato il punto, la Emily’s Group Società Cooperativa Sociale, che se lo era aggiudicato per un costo di 19.500 euro. Dopo il primo anno di concessione, dalla scorsa estate erano iniziati i problemi tra le parti, a colpi di diffide, botta e risposta. Primo capitolo a luglio 2023, con la “contestazione di addebito e diffida al concessionario per la violazione degli obblighi previsti nel contratto e al rispetto della destinazione del chiosco/infopoint, nonché il mancato versamento della seconda rata, con scadenza 5 luglio 2023”. A marzo 2024, poi, nuova diffida e avvio “del procedimento amministrativo di risoluzione, per inadempimento, del contratto”.

Così il Concessionario “contestava gli addebiti e comunicava di liberare il chiosco entro 7 giorni per la riconsegna al Comune”. Dopo averlo lasciato, dicendosi disponibile per la riconsegna, la data della stessa era stata fissata per il 26 aprile, anche se “il Concessionario comunicava di voler consegnare il chiosco senza riconoscere all’Ente alcun corrispettivo economico alla luce di presunte inadempienze dell’Ente”. Alla fine ci si è provati ad accordare per una rateizzazione dei canoni di concessione pregressi proponendone il saldo entro sei mesi dalla data di accettazione da parte dell’Ente”. Rateizzazione accettata dal Comune per un piano di 6 rate. Il 31 maggio è stata versata la prima rata, ma la “guerra” non è mai terminata.

Si è così arrivati ai giorni nostri, con la risoluzione del contratto tra le parti e il rinvio “a successivi provvedimenti” dell’accertamento e dell’incasso “delle somme inserite nel piano di rateizzazione”. La domanda da porsi però è: cosa ne sarà adesso dell’InfoPoint? Verrà affidato a qualcun altro o rimarrà chiuso e in stato di abbandono? Non un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano e arriveranno nel futuro prossimo.

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