San Ferdinando, 4 ragazzini tra 13 e 16 anni entrano a scuola di notte e distruggono tutto: identificati e deferiti | DETTAGLI

I vandali hanno imbrattato i muri, devastato le aule, rotto armadi, aperto rubinetti e lanciato estintori negli spazi comuni dopo averli tolti dalle loro sedi

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Grande tristezza da parte del personale dell’Istituto Scolastico G. Carretta di San Ferdinando all’inizio di questa settimana, quando si sono accorti che ignoti erano entrati nella scuola, trovandola completamente messa a soqquadro. L’atto vandalico era evidente, con il furto di alcuni oggetti di utilizzo quotidiano come giochi e quaderni.

I vandali hanno imbrattato i muri, devastato le aule, rotto armadi, aperto rubinetti e lanciato estintori negli spazi comuni dopo averli tolti dalle loro sedi. Un quadro desolante che ha portato a contattare immediatamente i carabinieri della Stazione di San Ferdinando, i quali si sono attivati prontamente per le ricerche dei responsabili.

Grazie agli approfondimenti investigativi svolti dai militari dell’Arma, è stato compreso che durante il fine settimana, quattro minori, uno di 13 anni e gli altri tra i 14 e i 16 anni – tra cui una ragazza – si erano introdotti all’interno dell’Istituto. Una volta dentro, i ragazzi hanno ribaltato banchi, imbrattato muri con vernice e pennarelli, e asportato materiale di vario genere.

Sono stati rubati oggetti che variano da materiali di cancelleria, come cancellini e quaderni, a crocifissi e palloni. È evidente che l’intento alla base del gesto criminale non fosse il profitto economico, ma il danneggiamento del normale svolgimento dell’attività dell’istituto. I minori sono stati identificati e deferiti alla Procura dei Minori di Reggio Calabria per il danneggiamento e per il furto del materiale scolastico.

Il procedimento è ancora nelle fasi delle indagini preliminari e gli indagati sono da considerarsi responsabili solo all’esito di un eventuale sentenza di condanna irrevocabile.

San Ferdinando, denunciati dai carabinieri 4 minori per vandalismo a scuola. Il garante Marziale: “età pericolosamente sempre più bassa”

Violare la scuola, non per rubare, ma solo per danneggiarla, può significare soltanto disprezzo nei confronti dell’istituzione, che si inserisce in un quadro storico dove l’agenzia di socializzazione annaspa per via di un sistema che ha perso di autorevolezza”: è quanto dichiara il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in relazione all’identificazione e deferimento da parte dei Carabinieri di quattro minorenni, tra i 13 ed i 16 anni d’età, per vandalismo nella scuola elementare “Carretta” di San Ferdinando (RC).

“Vi è da registrare – evidenzia il Garante – il progressivo abbassamento anagrafico dei protagonisti negativi di vicende del genere, ormai sempre più proiettati verso la pratica di atti criminogeni più che devianti. Ed è una preoccupazione che non può passare inosservata, perché chiama gli adulti di prossimità all’assunzione di sempre maggiori accortezze, certamente non delegabili”.

Per Marziale: “I genitori devono ricominciare ad esercitare la responsabilità che gli è propria, sia dal punto di vista giuridico che educativo. La famiglia è la prima cellula della società, e benché variabile nel corso dei secoli non ha però mai perso la funzione”.

“Ringrazio vivamente i militari dell’Arma dei Carabinieri – conclude il Garante – per il loro delicatissimo lavoro e per la delicatezza con la quale riescono ad affrontare “avversari” cui dedicano molto tempo, incontrandoli finanche nelle aule per impartire nozioni di legalità e contribuire a smarcarli da un futuro pericoloso”.

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