Sanità cosentina, si punta sulla specialistica ambulatoriale con nuovi medici

L'ospedale di San Giovanni in Fiore ha reclutato il dermatologo Pietro Morrone, specialista di grande esperienza per la chirurgia della pelle

StrettoWeb

Buone notizie per la sanità del cosentino: la comunità di San Giovanni in Fiore potrà fare affidamento su una nuova recluta nel campo della Dermatologia. A darne notizia è il sindaco Rosaria Succurro: “il direttore del nostro Distretto sanitario ha reclutato uno specialista di grande esperienza per la chirurgia della pelle nell’ospedale cittadino e il trattamento con farmaci biologici dei problemi di competenza dermatologica”.

“Trattasi del dermatologo Pietro Morrone, che ha già preso servizio per 18 ore settimanali. L’arrivo del professionista si aggiunge a quello dell’endocrinologa Angela Mazza e della ginecologa Marussia Politano, con cui l’Asp di Cosenza ha ulteriormente ampliato l’organico medico della specialistica ambulatoriale per la nostra città e il suo territorio, a conferma dell’attenzione del direttore generale Antonello Graziano e del direttore del nostro Distretto sanitario”. Conclude Succurro – continueremo a lavorare con il massimo impegno per contribuire a potenziare la sanità pubblica nel nostro territorio”.

La soddisfazione del Direttore Sanitario

“Ci stiamo muovendo per valorizzare le periferie, posto che Cosenza – spiega Sisto Milito, direttore del Distretto sanitario – ha il suo ospedale hub con le corrispondenti dotazioni e ci sono posti ideali, come San Giovanni in Fiore, candidati a diventare centri di riferimento per particolari trattamenti nell’ambito della sanità pubblica. L’ospedale sangiovannese è in una struttura bellissima, facilmente raggiungibile e senza problemi di parcheggio”.

“Questi requisiti ci hanno suggerito di puntare su iniziative di rilancio come quest’ultima con lo specialista dermatologo. Presto, poi, la specialistica ambulatoriale – anticipa lo stesso Milito – sarà al servizio dell’assistenza ospedaliera e sarà allocata proprio all’interno dell’ospedale civile”.

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