Ennesima tragedia in mare: dopo la strage di Cutro e l’orrore di Roccella, l’asse si sposta al confine con la Sicilia dove un barchino di metallo, carico di migranti, è affondato in acque internazionali. Trattasi di un peschereccio tunisino, che si trovava a poca distanza, ha soccorso 44 persone tra gambiani, guineani, malesi e senegalesi.
Tre persone sarebbero disperse. I naufraghi sono stati trasbordati sulla motovedetta Cp319 che li ha sbarcati a Lampedusa. Delle ricerche dei tre migranti che mancherebbero all’appello, durante la notte, si è occupata una motovedetta della Guardia di finanza. I 44 migranti, fra cui una donna, hanno riferito d’essere partiti da Sfax in Tunisia venerdì notte e d’aver pagato 800 euro a testa per la traversata.