Toti si è dimesso da presidente di Regione

A consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all'ufficio protocollo dell'Ente è stato questa mattina alle 10.40 l'assessore Giacomo Raul Giampedrone

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Giovanni Toti si è dimesso da presidente di Regione Liguria. A consegnare la lettera di dimissioni irrevocabili all’ufficio protocollo dell’Ente è stato questa mattina alle 10.40 l’assessore Giacomo Raul Giampedrone su delega dello stesso Toti.

Toti era stato eletto governatore della Liguria, la prima volta, il 31 maggio 2015 e confermato per un secondo mandato il 21 settembre 2020. Il 7 maggio 2024 è stato arrestato nell’ambito della maxi indagine della procura di Genova per corruzione. Per lui, la gip Paola Faggioni aveva disposto gli arresti domiciliari nella sua residenza di Ameglia.

Dopo che gip e Riesame avevano respinto l’istanza di scarcerazione o di alleggerimento della misura cautelare, il 18 luglio sono scattati i secondi arresti domiciliari per Toti, indagato anche per finanziamento illecito ai partiti. Ora le dimissioni, inizialmente scartate a più riprese, ma ritenute ormai necessarie all’interno di una strategia difensiva dell’avvocato Stefano Savi che porterà a un’immediata nuova richiesta di doppia scarcerazione, confidando che venga accolta dalla gip prima che la Procura possa richiedere il giudizio immediato, saltando dunque l’udienza preliminare e accorciando di molto i tempi del processo.

Per quest’ultima richiesta da parte dei magistrati inquirenti, infatti, è necessario, tra le altre cose, che per Toti rimanga la custodia cautelare. Ma la Procura non potrà muoversi in questa direzione prima di lunedì, termine ultimo per il legale di Toti per l’eventuale presentazione del ricorso in via ordinaria al Tribunale del Riesame contro la seconda misura cautelare. Ricorso che lo stesso Savi avrebbe comunque escluso per evitare di entrare nel “merito” delle accuse prima di un eventuale rinvio a giudizio e conseguente processo.

Dopo tre mesi dall’inizio dei miei arresti domiciliari e la conseguente sospensione dall’ incarico che gli elettori mi hanno affidato per ben due volte, ho deciso sia giunto il momento di rassegnare le mie irrevocabili dimissioni da presidente della Giunta regionale della Liguria“. Inizia così la lettera che l’ex governatore ligure, ai domiciliari per corruzione dallo scorso 7 maggio, ha inviato ai vertici regionali dopo sue dimissioni

Oggi sento come necessario che i cittadini tornino ad esprimersi per ridare alla politica, al più presto, quella forza, quella autorevolezza, quello slancio, indispensabili ad affrontare le moltissime sfide che la Regione ha di fronte per continuare nel percorso di modernizzazione e crescita economica” aggiunge Toti. “Lascio una Regione in ordine. Ho atteso fino ad oggi per rassegnare le mie dimissioni per consentire al Consiglio regionale di approvare l’assestamento di bilancio e il rendiconto, fondamentali per la gestione dell’ente” conclude.

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