Aeroporto di Catania chiuso per l’eruzione dell’Etna: senza il Ponte sullo Stretto, in Sicilia è un Ferragosto da incubo

L'Aeroporto di Catania ha nuovamente chiuso per l'eruzione dell'Etna: oltre 20 mila viaggiatori hanno perso il viaggio, un caos che coinvolge tutta l'isola ed è provocato dall'assenza del Ponte sullo Stretto

  • Aeroporto Catania chiuso Etna
  • aeroporto catania ferragosto voli bloccati eruzione etna
    foto di Orietta Scardino / ANSA
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StrettoWeb

La Sicilia sta vivendo un Ferragosto da incubo a causa dell’assenza del Ponte sullo Stretto. Nella notte, infatti, l’ennesima eruzione dell’Etna ha provocato la caduta di una fitta pioggia di cenere sull’Aeroporto di Catania, che è paralizzato dalle prime ore del mattino e ha chiuso al traffico almeno fino alle 18. I voli in partenza sono stati cancellati, quelli in arrivo cancellati o dirottati negli aeroporti più “vicini” che però sono molto “lontani“: Comiso e Palermo.

Nel caso di Comiso, l’Aeroporto si trova geograficamente più vicino a Catania ma in una posizione molto scomoda: sorge sulle colline meridionali dei monti Iblei, in provincia di Ragusa, in una zona orograficamente molto tortuosa in cui ovviamente non arriva la linea ferroviaria. Non c’è, quindi, alcun collegamento via treno. Chi arriva a Comiso, per poi tornare a Catania deve utilizzare l’automobile o gli autobus che – vista la tortuosità della strada che deve attraversare le montagne – impiegano oltre un’ora e mezza per arrivare al capoluogo etneo.

Va ancora peggio a chi viene dirottato a Palermo: le due città sorgono ai capi opposti dell’isola, occidentale e orientale. Ci sono i treni, ma ci vogliono oltre tre ore. E con auto/bus, il tempo di percorrenza è di poco inferiore: la distanza tra le due città è di oltre 220km di autostrada.

Perché il Ponte sullo Stretto risolverebbe (anche) tutti questi problemi

Se ci fosse il Ponte sullo Stretto, anziché Palermo o Comiso i voli che non possono atterrare a Catania potrebbero atterrare a Reggio Calabria: è l’Aeroporto più vicino a Catania, ma senza Ponte per collegare le due città ci vogliono oltre due ore e mezza, in gran parte (un’ora e mezza, se non ci sono code!) per traghettare tra le due sponde dello Stretto. Ecco perchè oggi l’Aeroporto reggino non può essere utilizzato per i collegamenti d’emergenza con Catania. Ma se ci fosse il Ponte, dall’Aeroporto di Reggio a Catania ci vorrebbero meno di 50 minuti in treno e appena un’ora in auto/bus: sarebbe l’alternativa ideale affinché in casi d’emergenza come questi, i passeggeri che non possono atterrare a Catania arrivino comunque nel capoluogo etneo con meno disagi possibile.

L’Aeroporto di Catania è il più importante del Sud Italia e il quarto in assoluto in Italia, anche per l’assenza del Ponte. Oltre a consentire di utilizzare Reggio per le emergenze, il Ponte sullo Stretto fornirebbe una valida alternativa al viaggio aereo perchè porterebbe l’alta velocità ferroviaria in Sicilia. Si potrebbe arrivare da Roma a Catania in meno di quattro ore via treno, rendendo gli spostamenti in treno più vantaggiosi rispetto a quelli aerei, sia come tempi che come costi, almeno per tutti coloro che viaggiano con la Sicilia dal Centro/Sud Italia e che oggi non hanno alcuna alternativa all’aereo proprio per l’assenza del Ponte.

 

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