Non c’è mai stata nella storia un’allerta meteo puntuale e precisa come quella emessa nei giorni scorsi per il forte maltempo in atto in Calabria e Sicilia. Il maltempo è arrivato ieri, domenica 18 agosto, puntuale come un orologio svizzero anzi – a dire il vero – con qualche ora di anticipo rispetto alle previsioni. Forti temporali hanno colpito la Calabria tirrenica già in mattinata tra lametino e vibonese dove si sono verificati violenti nubifragi che hanno bloccato i binari compromettendo la regolare circolazione dei treni su entrambe le linee ferroviarie tirreniche.
Reggio Calabria è stata la città più colpita dal maltempo di ieri: a causa di un forte temporale generato sui dirimpettai monti Peloritani, nel messinese, improvvisamente in tarda mattinata si è alzato un forte vento temporalesco (tecnicamente si chiama downburst), che ha provocato gravi danni in città. Sul Lungomare si sono spezzati alcuni rami di alcuni alberi che hanno sfiorato i passanti; analogo disastro evitato per un soffio a Santa Caterina dove un gazebo è volato da un terrazzo abbattendosi sulle auto in sosta, ma soprattutto i problemi più seri sono stati a Punta Pellaro dove i kiters sono stati sorpresi dal forte vento e sono finiti a grande distanza, soccorsi da alcuni pescatori che si trovavano sul posto e poi dalla Guardia Costiera mobilitata per salvargli la vita. Alcuni di loro sono rimasti in acqua in balia delle correnti per oltre un’ora. Altri sono stati recuperati addirittura a Lazzaro, a 10km di distanza. Altri ancora molto al largo.
A causa di quel forte vento, i voli in partenza dall’Aeroporto di Reggio Calabria per Roma (ITA) e Bologna (Ryanair) hanno subito consistenti ritardi creando problemi ai viaggiatori. Ecco un’immagine del forte temporale che ha imperversato proprio sopra l’Aeroporto dello Stretto, tra la Sicilia orientale e la Calabria meridionale:
Questo stesso temporale ha scaricato enormi quantità di pioggia sul messinese jonico, con accumuli di 52mm a Forza d’Agro e 38mm a Letojanni. Poi, in serata, altri violenti temporali si sono generati sul basso Tirreno, esattamente laddove erano previsti, e hanno provocato un disastro nel messinese tirrenico dove in meno di due ore sono caduti ben 112mm di pioggia a Piraino, 92mm a Gioiosa Marea, 75mm a Mirto, 73mm a Naso, 67mm a Ficarra, 62mm a Castell’Umberto, 60mm a Rocca di Caprileone e Sinagra, 53mm a Sant’Angelo di Brolo, 49mm a Montagnareale. Gravissimi i danni.
Nella giornata di ieri, ha piovuto su tutta la provincia di Messina eccezion fatta unicamente per il centro storico di Messina città, come dimostra la mappa della protezione civile con gli accumuli pluviometrici per ogni località:
I forti temporali notturni hanno provocato danni, frane ed evacuazioni anche a Stromboli, alle isole Eolie. Poi, nella notte, la tragedia di Palermo con il naufragio di una barca a vela poco prima dell’alba a Porticello. Stavano dormendo tutti i 22 a bordo dell’imbarcazione, che è stata sbalzata sugli scogli dal forte vento ed è finita in fondo al mare. Un cadavere è stato già recuperato, sono in corso le ricerche degli altri sei dispersi.
Adesso un altro forte temporale sta colpendo l’Aeroporto di Catania: i voli sono tutti fermi a causa del violento nubifragio. Ecco le immagini che arrivano in diretta dallo scalo etneo:
E’ una giornata di grave lutto in Sicilia, a causa del maltempo, eppure sui social ci sono gli ignoranti che sbraitano perchè non ha piovuto a Reggio Calabria. A parte il fatto che nel primo pomeriggio di ieri, in modo particolare nella zona Sud della città, 30 minuti di debole pioggia ci sono stati; e poi nella zona Nord della città, ieri sera un’ora di pioggia c’è stata. Ma fortunatamente, e ribadiamo fortunatamente, non ha ancora piovuto a Reggio e Messina, risparmiate dai fenomeni più estremi che invece hanno colpito tutto il circondario, nelle due province e nelle altre province limitrofe. Ma la perturbazione non è ancora finita, e la pioggia arriverà copiosa anche in riva allo Stretto, in modo particolare nella giornata di domani, martedì 20 agosto, quando avremo un ulteriore calo termico. Ulteriore perchè le temperature, esattamente come previsto, sono già crollate da ieri: le massime hanno appena superato i +30°C sia oggi che ieri, durante le ore di sole, per poi scendere rapidamente fino a +26°C in pieno giorno, sia oggi che ieri, dopo che fino a venerdì era una costante arrivare a +34/+35°C. E domani farà ancora più fresco, appunto.
Di fronte a tutto questo, assistiamo a miriadi di incoscienti che rischiano la vita ignari dell’allerta, che sottovalutano o addirittura deridono (e poi bene che vada finiscono in ospedale!), e orde di ignoranti che sbraitano sui social perchè non ha piovuto nel loro quartiere. “Vogliamo la pioggia contro la siccità“, scrivono i più inetti. Ma a meno che non escano con i bidoni per riempirli di acqua piovana e poi farsi le docce, non è la pioggia in città che risolve il problema della siccità. Anzi. Non c’entra niente la pioggia con la carenza di acqua: quello della siccità è l’ultimo alibi della classe politica per giustificare le proprie mancanze, perchè problemi di acqua in Calabria e Sicilia non dovrebbero essercene mai per quanta ne porta Madre Natura, e invece ci sono sempre anche se piove a dirotto per intere stagioni.
A Reggio Calabria, così come a Messina, l’acqua manca da decenni. A prescindere che piova o meno. Negli ultimi mesi ha piovuto un po’ meno del normale, ma non c’è alcuna emergenza climatologica: nella storia è successo tante altre volte che ha piovuto di meno rispetto agli ultimi sei mesi o all’ultimo anno. L’acqua, invece, manca sempre, ogni anno, da decenni. Pochi giorni fa, la Sorical ha comunicato ufficialmente che la capienza della diga del Menta è scesa al 40% della propria capacità. La diga del Menta ha una capacità di 17,9 milioni di metri cubi di acqua, quindi questo significa che nella diga del Menta ci sono ancora 7,16 milioni metri cubi di acqua che basterebbero a dissetare l’intera provincia reggina per un paio di mesi. Il problema, quindi, non è la carenza idrica ma l’inefficienza della rete di distribuzione. La solita mancanza di infrastrutture e opere adeguate (in questo caso dighe, acquedotti, reti, desalinizzatori).
Inoltre, anche se il problema fosse di carenza idrica, dovrebbe piovere in montagna laddove ci sono i bacini, e non certo in città. Ma in montagna sta piovendo tanto da settimane: quello di oggi è il nono giorno di pioggia su 19 in questo mese di Agosto, che in Calabria e Sicilia può battere ogni record storico di piovosità. L’emergenza siccità, dal punto di vista strettamente meteorologico, è già alle spalle: il lago di Pergusa, in Sicilia, è tornato a riempirsi d’acqua grazie alle piogge di inizio mese, due settimane fa.
L’inefficienza della mala politica e l’ingenuità del popolino, invece, rimangono.
Il maltempo di ieri e oggi a Capo Vaticano (Vibo Valentia):
Per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale, di seguito forniamo un elenco delle pagine con tutte le informazioni utili per seguire il nowcasting meteorologico minuto per minuto:
Di seguito i link per l’accesso diretto alle pagine con le previsioni meteo, particolarmente accurate nei dettagli, per le aree geografiche di Sud Italia, Calabria e Sicilia:
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