Caos al carcere di Catanzaro: detenuti picchiano i poliziotti per aggredire un altro carcerato, 9 agenti finiscono in Ospedale

Gli agenti si sono frapposti al gruppo di detenuti ed hanno impedito che riuscissero ad aggredire l'altro recluso

StrettoWeb

Un gruppo di detenuti del circuito media sicurezza del carcere di Catanzaro, dopo aver picchiato un agente della Polizia penitenziaria, si è impossessato delle chiavi della sezione per mettere in atto una spedizione punitiva nei confronti di un altro detenuto.

Gli agenti si sono frapposti al gruppo di detenuti ed hanno impedito che riuscissero ad aggredire l’altro recluso. A renderlo noto sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario nazionale.

“Grazie alla professionalità ed al coraggio del personale di polizia penitenziaria che è intervenuto a mani nude a senza alcun mezzo utile a contrastare la furia del gruppo di detenuti facinorosi – affermano i sindacalisti – è stato scongiurato il peggio. Da quanto ci è stato riferito, nove agenti sono stati portati in ospedale, per essere sottoposti alle cure mediche. Riteniamo che sia giunto il momento di fare sul serio nei confronti di questi delinquenti incalliti che non rispettano niente e nessuno”.

“Bisogna dotare immediatamente la polizia penitenziaria del Taser – affermano Durante e Ciccone – o di altro strumento utile per difendersi dai detenuti violenti e per garantire l’ordine e la sicurezza negli istituti. Chiediamo che ai detenuti che si sono resi protagonisti di questo gesto di violenza venga applicato il regime detentivo del 14 bis, per aver messo a rischio l’ordine e la sicurezza dell’istituto”.

Aggressione al Carcere di Catanzaro: la nota del Vice-Segretario Regionale SiNaPPe, Cristina Busà

“Tutto ha avuto inizio per un litigio fra detenuti all’interno del Reparto di Reclusione Ordinaria, immediatamente un folto gruppo di ristretti si è coalizzato per architettare un’imboscata ai danni di un detenuto” denuncia Cristina BUSA’, Vice-Segretario Regionale del SiNAPPe.

“Immediatamente l’aggressione si è rivolta verso il Collega in servizio sul piano con l’intento di sottrargli le chiavi, aggredito in modo disumano e preso a pugni sul volto, solo grazie alla sua prontezza è riuscito a chiamare in suo soccorso atri colleghi in servizio nella stessa unità operativa e a custodire le chiavi”.

“Giunti i soccorsi però la furia dei detenuti non si è placata! nel mentre anche nel secondo piano iniziavano gli atti di ribellione e le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria sono diventate sempre più prorompenti, nell’immediato è stato necessario informare il Provveditore Regionale che ha disposto l’intervento di tutto il personale disponibile nella regione, continua il Vice-Segretario Regionale Cristina BUSA’, chiedendo ausilio anche alle forze di Polizia presenti sul territorio”.

“A niente servivano le parole dei poliziotti per riportare alla calma i facinorosi, sono state ore di panico e sgomento e ben 8 i Poliziotti penitenziari portati d’urgenza presso il Pronto Soccorso Cittadino e per i quali sono ancora in corso gli accertamenti medici”.

“Sono stati lunghi minuti di ansia –conclude il Vice Segretario Regionale del SiNAPPe – che hanno visto ben 8 appartenenti al Corpo rischiare la propria vita in balia di uomini violenti e senza scrupoli. Scene di guerriglia che non ci si aspetta di vivere all’interno di un carcere, scene da film ma che purtroppo oggi sono state reali e che rischiano di divenire triste quotidianità!”.

“Il penitenziario di Catanzaro, sempre più affollato, con sempre più ristetti con problematiche di natura psichiatrica è ormai divenuto un container di violenza intollerabile”.

Grazie all’immediato intervento degli appartenenti al Corpo di Polizia
Penitenziaria in servizio in altri reparti detentivi nel giro di qualche ora si è riusciti a riportare la calma e grazie all’ausilio dei colleghi giunti da Castrovillari, da Cosenza, da Vibo Valentia, da Laureana di Borrello e da Reggio Calabria è stato possibile provvedere all’immediato allontanamento dei facinorosi.

Il Sinappe, nella persona del Vice-Segretario Regionale Cristina Busà,
esprime la massima solidarietà ai polizotti coinvolti e si fa portavoce di un malessere che sta dilagando, un malessere causato dal senso di impotenza nei confronti di un’Amministrazione sempre più attenta ed accondiscendente alle necessità dei reclusi ma che non raccoglie le richieste di aiuto dei Poliziotti penitenziari che da tempo sono costretti a subire la prevaricazione dei detenuti. Un augurio di pronta guarigione ai colleghi vittima di tale inaudita Violenza.

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