Firmato ufficialmente l’atto di Gemellaggio tra le città di Messina e Palmi

Le due città legate dal culto della Madonna della Lettera e dalle feste della Vara e della Varia

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Si è tenuta oggi nell’Aula consiliare di palazzo Zanca la firma ufficiale dell’atto di Gemellaggio tra le città di Messina e Palmi, già approvato dai rispettivi Consigli comunali. All’incontro hanno presenziato i sindaci di Messina Federico Basile e di Palmi Giuseppe Ranuccio, insieme all’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso, al presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi, ad una delegazione di consiglieri comunali delle due città, ai rappresentanti istituzionali di Palmi e ai rispettivi gruppi storici.

“Ho il piacere – ha dichiarato il sindaco Basile – di dare il benvenuto al mio collega Ranuccio e alla delegazione di Palmi, ricordando le origini storiche e religiose di questo Gemellaggio legato al culto e alla devozione per la Madonna della Sacra Lettera. Tra le due città c’è sempre stato un legame forte e quello di oggi è un momento non soltanto di natura amministrativa, ma che sancisce un’unità di intenti e di proficua collaborazione tra le due città”.

Il Gemellaggio, infatti, è finalizzato alla creazione di percorsi turistici comuni, all’interscambio tra gli studenti degli Istituti scolastici, ad iniziative che coinvolgano le associazioni in diversi settori e alla promozione della conoscenza delle reciproche peculiarità paesaggistiche, artistiche e culturali per le rispettive comunità, creando anche un itinerario turistico, religioso e spirituale.

Il sindaco Ranuccio ha ringraziato il sindaco Basile “per la calorosa accoglienza che suggella un rapporto di amicizia dalle antiche origini con uno sguardo proiettato sul futuro e su prospettive di crescita e di sviluppo”.

“L’auspicio – ha spiegato il presidente Pergolizzi – è che Messina e Palmi possano raggiungere obiettivi comuni a beneficio delle rispettive comunità gemellate. Questo rapporto risale al giugno del 1575 quando un’epidemia di peste flagellò per trent’anni la città di Messina. In quel periodo storico fu la città di Palmi ad aiutare Messina, con la quale esistevano rapporti commerciali, inviando soccorsi e accogliendo quanti fuggirono dalla città. Il Senato, in segno di ringraziamento per gli aiuti ricevuti, donò, secondo tradizione, un sacro capello della Vergine Maria, con una lettera di benedizione e di protezione. Un dono quale pegno della stima di Messina e simbolo dell’indissolubile legame che unisce le due città. Palmi cominciò a venerare la Madonna della Sacra Lettera e realizzò un grande carro votivo, da cui ebbe origine la storia della Varia di Palmi, legata alla Vara di Messina”.

“Finalmente dopo quasi 500 anni – ha dichiarato l’assessore Caruso – si è suggellato in maniera ufficiale il legame tra le due comunità attraverso il quale sarà possibile attivare in maniera più strutturata percorsi culturali e turistici orientati alla promozione e alla valorizzazione delle due secolari processioni Vara e Varia, ispirate dal dogma religioso dell’Assunzione di Maria Santissima in Cielo”.

L’incontro di oggi segue quello avvenuto a Palmi lo scorso 5 agosto propedeutico alla firma ufficiale del gemellaggio. La cerimonia della sottoscrizione del protocollo è stata preceduta dalla rappresentazione scenica del Senato messinese, in costume storico e con attori facenti parte dell’associazione Aurora, che nel 1582 sancì il legame con la città di Palmi attraverso la lettura di don Filippo Borgia Stratigò di Messina, rappresentato dall’attore Nunzio Barbera, del decreto senatoriale rivolto ai cittadini di Palmi.

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