Lunghe code al Museo, Cannizzaro punge Falcomatà: “effetto Ryanair, ma i servizi non esistono”

La stoccata dell'Onorevole Francesco Cannizzaro al Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà in merito alle lunghe code al Museo

StrettoWeb

Reggio Calabria si gode i tanti turisti, che mai come in questi giorni riempiono soprattutto il Museo per visitare Bronzi di Riace e non solo. Lo si nota dalle foto circolate oggi su web e social. Grandi meriti, è risaputo, sono dei nuovi voli Ryanair, che tanti turisti hanno portato – con rotte dirette da e per lo Stretto – dall’Italia e dall’Europa.

Ryanair a sua volta merito di Occhiuto e Cannizzaro. Quest’ultimo che, sempre sui social, ha rilanciato la notizia delle file a costeggiare il MArRC, lanciando altresì una frecciata. “L’ EFFETTO RYANAIR CONTINUA. E deve servire da stimolo per creare una mirata offerta di servizi, che oggi NON ESISTE. Mattone dopo mattone, guardiamo lontano. Abbiamo idee precise, una visione chiara. Ed è solo l’inizio…”. Il riferimento, chiaramente, è per il Sindaco Falcomatà, che così ha scritto sui social: “Anche oggi lunghe code al Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria. Oltre 2500 ingressi in mezza giornata, quasi 13mila in una settimana. Sorprendiamoci di questa straordinaria normalità!”.

Il primo cittadino è contento, entusiasta, dice alla città che si dovrà sorprendere di questa normalità. Ma Ryanair non l’ha mai nominata, così come il grande lavoro dei suoi “avversari” di Forza Italia. Anzi, oltre un anno fa parlava di “frottole”, negando l’arrivo della compagnia irlandese in città. In questi mesi, mai il Sindaco ha ringraziato Occhiuto e Cannizzaro, mai ha ringraziato Ryanair e mai l’ha citata con convinzione e determinazione. Oggi, quasi quasi, un po’ indirettamente, sembra quasi prendersi i meriti delle code al Museo. Che non sono affatto suoi. Anzi. Se Ryanair ha portato turisti, compito suo è riportarli negli anni, promuovere la città e offrire servizi. Che, dice bene Cannizzaro, oggi non esistono. Basta guardare la raccolta differenziata irregolare, il degrado, i cantieri aperti, la mancanza di Info Point, la collaborazione con gli imprenditori, i Gazebo chiusi in Via Marina bassa e chi più ne ha più ne metta.

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