Milazzo, il Distretto socio-sanitario ripropone il progetto “Pronto intervento sociale”

Il Distretto socio sanitario 27 riproporrà il progetto “Pronto intervento sociale” finalizzato a garantire servizi a coloro che si trovano in situazioni di povertà e di marginalità estrema

StrettoWeb

Il Distretto socio sanitario 27 riproporrà il progetto “Pronto intervento sociale” finalizzato a garantire servizi a coloro che si trovano in situazioni di povertà e di marginalità estrema. All’ente che comprende i comuni di Milazzo, Torregrotta, Condrò, Gualtieri Sicaminò, Monforte San Giorgio, Pace del Mela, Roccavaldina, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Spadafora, Valdina e Venetico) sono state assegnati 297 mila euro, somma che permetterà di avviare uno Sportello multifunzionale, un servizio mensa per le persone fragili del territorio e di un Centro diurno. Adesso si dovrà procedere ad individuare enti qualificati che dovranno gestire il servizio. In tal senso è stata già pubblicata la manifestazione di interesse (da presentare entro il prossimo 22 agosto).

Lo sportello Multifunzionale prevede la presa in carico integrata e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona e delle famiglie che si trovino o rischino di trovarsi in condizioni di grave deprivazione. Offrirà attività di presidio sociale e sanitario e di accompagnamento per persone in condizione di deprivazione materiale, di marginalità anche estrema e senza dimora volte a facilitare l’accesso alla intera rete dei servizi, l’orientamento e la presa in carico, al tempo stesso offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia (ad esempio servizi di ristorazione, servizi per l’igiene personale, una limitata accoglienza notturna, screening e prima assistenza sanitaria, mediazione culturale, orientamento al lavoro, consulenza amministrativa e legale.

Contestualmente saranno arrivati servizio mensa, che prevede la possibilità di fornire almeno un pasto caldo al giorno e sacchetto vivande la sera o voucher di spesa e il Centro diurno su base distrettuale, che possa fungere da stazione di posta e luogo privilegiato per attivare i processi di sostegno e di inclusione sociale.
Tale progettualità sarà operativa per 48 settimane.

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