Non rispettano i target climatici e le norme doganali: 5 mila bombole di gas refrigerante sequestrate al porto di Gioia Tauro

Maxi sequestro al porto di Gioia Tauro: sequestrate cinquemila bombole di gas refrigerante importate illecitamente. I dettagli dell'operazione

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L’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro, nel corso di una attività di verifica di operazioni segnalate con elevato profilo di rischio dal Circuito doganale di controllo, ha individuato un carico di oltre 40 tonnellate contenente idrofluorocarburi (HFC). I funzionari ADM, dopo un primo accertamento sulla dichiarazione di importazione che conteneva indicazioni non conformi rispetto ai prodotti presentati allo sdoganamento – la merce, dichiarata dall’importatore come diclorometano, era in realtà gas fluorurato – , hanno verificato l’effettiva natura del carico: per una parte, esso era costituito da 112 bombole di gas refrigerante non ricaricabili per le quali vige il divieto di importazione in base a quanto disposto dal Regolamento (UE) n. 573/2024, poiché impattanti sul clima, e, per la restante parte, da 3377 bombole ricaricabili sottoposte a stringenti quote di accesso al territorio unionale.

Dopo aver prontamente informato la Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal dott. Emanuele Crescenti, le bombole contenenti HFC non ricaricabili sono state sottoposte a sequestro penale d’urgenza, successivamente convalidato dal GIP del Tribunale di Palmi. L’Ufficio delle Dogane, in sinergica collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha inoltre disposto il sequestro amministrativo delle bombole ricaricabili a causa dello sforamento, da parte della società importatrice, della quota di “F-Gas” ad essa assegnata.

La violazione degli obblighi stabiliti in materia di immissione in commercio di HFC (art. 9, co. 1, D.lgs. n. 163/2019) prevede, oltre a quella penale, anche l’applicazione di ulteriori sanzioni amministrative da € 50.000 a 150.000 €, per aver contravvenuto alle norme in materia di superamento delle quote assegnate di idrofluorocarburi da immettere in commercio. L’importante attività conferma il ruolo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) nella tutela dell’ambiente e della sicurezza dei prodotti destinati a cittadini e aziende. L’Ufficio ADM di Gioia Tauro è uno dei primi in Italia ad affrontare una tematica ad alto coefficiente tecnico e di particolare impatto in questo momento storico: la riduzione dei gas a effetto serra sul clima.

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