Palermo, suicidio di un agente di Polizia Penitenziaria

Il sindacato di Polizia: "sale a sette il numero di agenti che si è tolto la vita dall’inizio dell’anno"

StrettoWeb

Con il suicidio dell’agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere Ucciardone di Palermo sale a sette il numero di agenti che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno e a 23 il numero degli ultimi te anni. Mai così tanti a riprova del gravissimo malessere psichico che vive il Corpo in questa fase drammatica di emergenza dei penitenziari“. Così Aldo Di Giacomo segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria che aggiunge: “il suicidio è così diffuso tra gli appartenenti a tutte le forze dell’ordine e il numero di agenti di polizia morti per suicidio è più del triplo rispetto a quelli feriti a morte nell’esercizio delle loro funzioni di contrasto alla criminalità. Una forte componente è connessa allo stress psico-fisico in moltissimi casi. E tra le molteplici cause, emerge proprio lo stress intenso cui le forze dell’ordine sono esposte quotidianamente, specie nelle carceri dove il personale in questi primi sette mesi ha subito 2500 aggressioni con le carceri campane al primo posto, seguite da quelle lombarde e laziali. Anche le malattie professionali correlate allo stress lavorativo sono in aumento del 120%. Sulla prevenzione della salute sul posto di lavoro e per il supporto psicologico non si fa nulla. In Italia abbiamo delle grandi difficoltà, primo fra tutte non si indaga sui suicidi tra le forze dell’ordine. Noi abbiamo da tempo chiesto di avere chiarezza su queste morti, perché è giusto che venga data una risposta in tempi rapidi, anche perché se si continua così a nascondere sempre il problema, tutte queste morti non avranno mai una risposta. È una situazione intollerabile che ci angoscia profondamente con il pensiero rivolto alle famiglie dei nostri colleghi“.

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