In riferimento all’articolo pubblicato giovedì 8 agosto su StrettoWeb, intitolato “Ponte sullo Stretto, Matacena (C&T): non è un problema per i traghettatori”, Stretto di Messina evidenzia quanto segue. “Stretto di Messina ha sempre sottolineato come il ponte rappresenti una tessera del mosaico trasportistico italiano. È un attrattore di ulteriori infrastrutture e ciò è già testimoniato dal consistente programma di opere infrastrutturali in atto e in programmazione nelle due regioni dello Stretto“.
“L’opera renderà sostenibile la prosecuzione dell’alta velocità fino a Reggio Calabria, consentendo di coinvolgere il bacino di utenza di 5 milioni di potenziali utenti in Sicilia. I traghetti saranno certamente molto impegnati durante le fasi costruttive del ponte e dei suoi 40 km di collegamenti stradali e ferroviari mentre, una volta che l’opera entrerà in esercizio, potranno essere utilizzati, magari in una diversa configurazione, per accogliere i turisti interessati a giri panoramici, come avviene in altre parti del mondo dove baie e bracci di mare sono già uniti da ponti”.
“Il ponte sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, senza alcuna interruzione di traffico a causa del vento: questo in virtù della particolare forma aerodinamica dell’impalcato e dei dispositivi di barriere antivento che assolvono anche alla funzione di garantire il comfort degli utenti. La chiusura del ponte non è prevista se non con velocità media del vento superiore a 169 Km/h – mai raggiunta nello Stretto – e in ogni caso, superata tale soglia, difficilmente i traghetti sarebbero in grado di navigare”.