Quando Andrea Pirlo e Manu Ginobili passeggiavano insieme sul Lungomare di Reggio Calabria

Il racconto di un pomeriggio primaverile del 2000 sul nuovo Lungomare di Reggio Calabria: protagonisti due futuri campioni, Andrea Pirlo e Manu Ginobili, stelle di Reggina e Viola

StrettoWeb

“Non si vive di ricordi”. Quante volte lo sentiamo dire? Bisogna guardare avanti, certo. Ma ricordare, raccontare, aiuta proprio a far sì che – per guardare al futuro – si tenga conto di quel presente. Bello, florido, entusiasmante. Ecco, a Reggio Calabria, nello sport – ma non solo – si vive solo di ricordi, oggi. Peccato però che non si prenda spunto per guardare avanti con ambizione e coraggio, anzi tutt’altro.

C’è stato un tempo, non remoto, ma neanche recentissimo – circa 25 anni fa – in cui Reggio Calabria poteva vantare Reggina, Viola, Medinex. Tutte in Serie A. Tutte a grandi livelli, tutte a lottare anche con le grandi. E c’è un pomeriggio primaverile, del 2000, in cui nel nuovo Lungomare reggino passeggiavano… Andrea Pirlo e Manu Ginobili. Forse, allora, ancora neanche sapevano ciò che avrebbero “combinato” in carriera. E forse, allora, ancora, Reggio Calabria neanche si rendeva conto di ciò che stava succedendo in quel momento. E oggi rimpiange.

Il racconto integrale

Il racconto, qui di seguito integrale, è di Giusva Branca, giornalista ed ex dirigente della Reggina, all’epoca dei fatti addetto stampa.

“La Primavera a Reggio non si affaccia. Irrompe. E irrompe principalmente a un’ora precisa, nei primi giri di lancetta del pomeriggio, quando il sole decide di rompere gli indugi, lasciare il cielo sopra la Calabria e puntare la Sicilia, guardando Reggio faccia a faccia, senza indugio, senza paura, da pari a pari. Ricordo esattamente che giorno fosse, era il lunedì di metà aprile successivo alla vittoria amaranto a Cagliari che aveva sancito la prima, storica, salvezza; eravamo rientrati in nottata dalla Sardegna, felici e vincenti; era uno di quei meravigliosi lunedì di primavera nell’anno 2000, il lungomare di Reggio era nuovo di zecca e bellissimo“.

“In automobile percorro il lungomare verso Sud, per recarmi in ufficio (la sede della Reggina Calcio affaccia sulla via marina alta, in corrispondenza del Duomo), dopo essermi concesso il mio consueto pranzo a base di gelato da “Cesare”. E’ molto presto, nel pomeriggio, non sono ancora le 15 e il sole ti acceca, sfuma i contorni, rende tutto acceso, quasi onirico. Due ragazzi attraversano sulle strisce, rallento, mi fermo per farli passare. In quei tre secondi di stop lo sguardo mi va – ovviamente – verso il mare e tra me e lui, davanti alla ringhiera, ora appaiono due sagome, vicine tra loro. Non distinguo bene, ma ho un dubbio”.

“Si tratta di due giovani uomini, uno è molto alto, l’altro più piccolino, mi sembrano familiari, a distanza, ma il sole mi acceca, proprio non metto a fuoco. C’è grande confidenza tra i due, hanno abiti sportivi, tute e t-shirt. Ridono, con quella gioia che solo i giovanissimi possono avere. Si, sono giovanissimi, ora sono ripartito e li vedo meglio, hanno 20 anni o poco più, entrambi. Ridono assieme, si spingono scherzando ancora. Sono soli, come a volersi ritagliare un’anteprima inconsapevole del futuro che sarà. Ora li vedo, li distinguo, sono alla loro altezza, rallento, abbasso il finestrino lato passeggero e li apostrofo: “Andrea, Manu…bella vita, eh???”.

“Loro mi ridono in faccia con la sfrontatezza di coloro che hanno il mondo in mano per ragioni anagrafiche e ancora non sanno di avercelo anche per ciò che diventeranno. Riparto e nello specchietto vedo i due che ora cercano la scala per scendere in spiaggia. Pirlo e Ginobili, “Andrea” e “Manu” si sono conosciuti nei mesi precedenti a Reggio, Ginobili c’era già da un anno e aveva marchiato la promozione in A1 della Viola basket di Versace e Gaetano Gebbia, Pirlo si era preso tutta la scena da poco. Andrea la domenica successiva farà – ancora – gol a Milan, mentre Manu manderà a casa i Campioni d’Italia di Varese nei playoff scudetto“.

E’ il momento magico della Reggio sportiva: Reggina protagonista al primo anno di serie A a fare ammattire tutte le “grandi”, Viola – anche lei matricola in A1 – a lottare alla pari con la Virtus Bologna con lo scudetto come orizzonte. Il volley femminile a un passo dal titolo, il calcio a 5 in serie A e la Nazionale maggiore di calcio che sta per esordire a Reggio contro il Portogallo sono gli ingredienti di un delirio collettivo che porta la città alla grande ribalta nazionale sotto mille aspetti”.

“E il nuovo lungomare, terminato proprio ora dopo 26 anni, è la rappresentazione plastica di tutto ciò, il Paese ha accolto il nuovo millennio in diretta Rai proprio in collegamento col lungomare di Reggio Calabria il 31 dicembre precedente. Piero Pelù è in vetta alle classifiche con la sua “Io ci sarò” che raddoppia il successo di “Vivere il mio tempo” di pochi mesi prima, il governo D’Alema è sulla soglia delle dimissioni. Due delle principali stelle dello sport mondiale dei due decenni successivi sono là, a sfidare il sole che fa sbrilluccicare il mare dello Stretto, sono là a contendersi e al tempo stesso dividersi la sfrontatezza di chi sa che il destino congiura a suo favore”.

“Dentro lo sanno bene che il loro futuro sarà lontano da quel Paradiso geografico, ma sanno anche che quel posto è speciale, che le maglie di Reggina e Viola ti si attaccano alla pelle, diventano una dolcissima cicatrice dell’anima da accarezzare. Una cicatrice che, talvolta, a distanza nel tempo e nello spazio, farà anche un po’ male, come quando cambia il tempo, come quando muta la stagione della vita. Si…eppure c’è stato un giorno in cui Pirlo e Ginobili ridevano assieme sul lungomare di Reggio…”.

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