“AS Reggina 1914 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto per i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Emanuele Zucco. Il Club ringrazia Emanuele per la professionalità dimostrata e gli augura le migliori soddisfazioni personali”. Così la Reggina annuncia la separazione da Zucco, uno dei punti fermi di Trocini nella scorsa stagione. Non è il primo giocatore fuori dai radar di Pergolizzi, non sarà l’ultimo. Altri, tra problemi fisici e risparmi sugli ingaggi, sono considerati in partenza, su tutti gli Over Martinez e Rosseti, ma la situazione non è affatto semplice.
Anche perché – ed è qui la gatta da pelare – andrebbero sostituiti con calciatori all’altezza, ma il mercato verso le società professionistiche chiude esattamente tra due giorni, venerdì. All’appello mancano, come minimo, un centrocampista e un attaccante. E rischiano anche di non bastare.
E’ vero: capitan Barillà ha rinnovato di un altro anno (fino al 2026). Ed è altresì vero che il campo, come sempre, sarà il giudice supremo. Ma è anche vero che questo precampionato ha messo in luce la fragilità fisica dei due nuovi attaccanti (e non era un mistero). La piazza, fatta salva una piccola minoranza – ancora più bassa della scorsa stagione, e sarà sempre più bassa col passare del tempo, eccetto un miracolo di Pergolizzi sul campo o un “suicidio” della principale avversaria, il Siracusa – non è contenta del mercato, delle dichiarazioni (che poi non seguono i fatti), della mancanza di programmazione, di una rosa ancora incompleta a pochi giorni dalla chiusura.