Si è svolta nella giornata di giovedì la conversazione sul tema “1924-2024: nel centenario della nascita di Corrado“, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Nel corso della giornata di studi, organizzata dal sodalizio reggino, saranno oggetto di analisi diverse cifre, relative alla figura dell’uomo e del noto conduttore radio-televisivo. Corrado Mantoni nasce il 2 agosto 1924 a Roma. I genitori sono di origini marchigiane.Terminati gli studi classici frequenta la facoltà di giurisprudenza, ma non arriva al conseguimento della laurea, perché la sua attenzione viene rapita dal magico mondo dello spettacolo, che nel ventennio fascista, nel periodo di guerra e nel dopoguerra, rappresenta anche una fabbrica di sogni. Corrado manifesta sin da adolescente una certa passione per il mondo dello spettacolo.
Per inseguire il suo sogno di calcare i palcoscenici, e seguire le orme di suo fratello maggiore Riccardo, sceglie di lasciare gli studi di giurisprudenza per trasformare i suoi desideri in realtà.Tuttavia Corrado Mantoni è dapprima chiamato a raccontare agli italiani i loro drammi, le tragedie, la sofferenza, lavorando prima come speaker ufficiale, grazie al bel timbro naturale della sua grave voce, dall’eccellente dizione, che presto diventa quella ufficiale della radio italiana; poi diventa presentatore, che all`epoca, in radio era il coronamento della carriera. Sostituisce così Silvio Gigli e subito costruisce una fucina di prodotti pronti a rivoluzionare lo spettacolo radiotelevisivo italiano, inventando i primi veri show nazionalpopolari come “Rosso e Nero” e “Radio Naja”.
Il passaggio alla televisione è ostacolato dai dirigenti della Radio, che allora vedevano la TV come la concorrenza all`interno della stessa RAI. Corrado riesce a realizzare solo qualche trasmissione televisiva dei suoi show radiofonici; va ricordato che i grandi ascolti erano prerogativa della radio, non ancora della TV. Qualcuno poteva inoltre vedere Corrado al cinema che interpretava se stesso, facendo da spalla a grandi attori come Totò, o prestava la sua immagine a Rossellini, o addirittura metteva in scena, nei film, i suoi programmi più famosi; sarà Corrado a lanciare Sophia Loren.Intanto Corrado Mantoni prosegue la carriera di doppiatore. La sua voce diventa la voce degli italiani. Anche Umberto Eco ne tesse elogi. Corrado conosce i congiuntivi, la consecutio temporum, e la sua parlata è misurata, ma ha grande ricchezza terminologica e proprietà di linguaggio; il tutto è reso più popolare dalla sua semplicità apparente, e dal suo fare e dal suo dire, dipinti di un romanesco ornamentale ancor più che sostanziale.Corrado conosce bene e ama Roma, sua città, in cui si sposa e ha un figlio, Roberto, con Luciana Guerra, dalla quale divorzia nel 1972.Nel 1961 arriva il tempo del suo primo programma televisivo.
Di qui Corrado incastona uno dietro l`altro gioiellini che preparano il terreno a un vera e propria rivoluzione televisiva, come già era avvenuto in radio. Diventa il presentatore ufficiale della televisione italiana, ove conduce le premiazioni, i programmi celebrativi, i galà del sabato sera, i concerti, mentre Mike Bongiorno presenta essenzialmente quiz e Sanremo (di cui Corrado presenta la sola edizione del 1974).Fra i due mostri sacri della TV nasce complicità e non rivalità. L`amico del giaguaro, Controcanale, Il Tappabuchi, sono programmi che il presentatore conduce in questi anni. Nel 1965 La prova del nove. Nel 1968 La Corrida radiofonica. Corrado fino agli anni `80 non lascerà la radio.Nel 1970 presenta ancora una volta Canzonissima, e nel 1971, per la prima volta nella storia del varietà della Lotteria, viene riconfermato il conduttore con la showgirl Raffaella Carrà, che Mantoni contribuisce a lanciare. Nel 1972 “Un`ora per voi”, trasmissione della TSI (tv della Svizzera italiana). Nel 1975 viene varata la riforma della tv, da cui nascono TG1, TG2 e palinsesti autonomi delle due reti RAI.Si avvicina un altro momento della rivoluzione televisiva in atto, negli anni dell’austerity per intrattenere gli italiani nei pomeriggi festivi: Corrado presenta “Domenica in…” da lui così inventata e scritta inizialmente con Paolini e Silvestri, e per tre edizioni di 39 puntate l’una dalle 14 alle 19:50, crea un nuovo modo di fare tv, un happening, e pone le basi del primo vero talk-show italiano. Ma non va dimenticato che all`interno del programma è Corrado a inserire la rubrica del teatro, della scienza, della musica, della tv, non mancando di sostenere l’Italia delle tradizioni e dei paesi; persino i germi di programmi quali “Mi manda Raitre” sono già presenti nel programma di Corrado
. Ineguagliate le sue scenette con gli attori famosi che ospita, tra i quali non mancano prestigiatori come Tony Binarelli e Alexander.Gli ascolti rimangono altissimi. Le edizioni successive a quelle di Mantoni tradiscono, a parte alcune delle edizioni di Pippo Baudo, immediato successore, lo stile di un programma elegante, divertente ed equilibrato. Nel 1978 il sodalizio fra Corrado e il grande Paolo Grassi, allora presidente della RAI, si rompe.Nel 1979 conduce alla radio “Corrado Due” su Radiodue, nel 1980 “La mia voce per la tua domenica” su Radio Uno, nel 1981 “Gran Canal” sulla seconda rete RAI, il venerdì al posto di Portobello di Enzo Tortora, una trasmissione in diretta dal Teatro delle Vittorie che prosegue la rivoluzione televisiva, con un gioco per soli concorrenti stranieri in Italia, e dove viene proposta una sorta di soap-opera, dagli attori protagonisti in teatro, di cui il pubblico telefonicamente deve indicare il finale. Anche questa idea verrà ripresa nella tv successiva.Nel 1982, dopo aver portato al successo “Fantastico” con Raffaella Carrà e Gigi Sabani (quest`ultimo lanciato da Corrado in una edizione della Corrida radiofonica), opta per la tv commerciale e reinventa su Canale 5, nato da un paio d`anni, la fascia di mezzogiorno, allora inesistente. Il programma è “Il Pranzo è servito”, un contro quiz, più che un quiz, sicuramente uno dei giochi più amati degli anni `80.Nel 1983 presenta un`altra sua creatura “Ciao Gente”: è il pubblico ad essere protagonista del programma nel quale lancia Dario Ballantini.Nel 1984 con Maurizio Costanzo presenta “Buona Domenica”.
Subisce un’operazione alle corde vocali nel 1985. L`anno seguente, il 1986, anno storico della rivoluzione, il conduttore porta in TV un programma radiofonico, esperimento mai riuscito prima, e presenta “La Corrida” per oltre dieci anni.La carriera di Corrado ha le caratteristiche dell`ironia, di cui, unico forse con Raimondo Vianello, è icona.Tra le sue nuove scoperte di questo periodo vi è anche Neri Marcorè.Nel 1987, nel 1988, poi nel 1989 subisce operazioni per un edema polmonare. Nel 1990 un altro momento importante: Corrado presenta il Gran Premio Internazionale della TV, che per 7 anni consecutivi lo vede come autore e conduttore in coppia con altri volti della RAI. Tra il 1991 e il 1996 scrive “Tira e Molla”, gioco condotto da Paolo Bonolis che per due edizioni vince nella fascia preserale.Negli anni seguenti scrive “Il Gatto e la Volpe” per la coppia Paolo Bonolis, Luca Laurenti. Sposa Marina Donato.Nel 1998 si ammala gravemente.Corrado Mantoni muore l`8 giugno 1999, a Roma.Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della giornata di studi, organizzata dal sodalizio culturale reggino, che ha registrato la presenze, in qualità di graditi ospiti, della ricercatrice toscana Elena Pierotti e del Vice Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà” Antonino Megali, che nel corso della giornata di studi ne hanno ricordato le doti umani ed artistiche. La conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 2 agosto.