Intervistato ai microfoni di Graziano Tomarchio per StrettoWeb, un imprenditore di Scilla impegnato nel settore turistico, si è incatenato davanti al comune del noto borgo della costa viola per protestare contro le ingiustizie che lo vedono protagonista relativamente a mancate autorizzazioni per il proprio lavoro di conducente NCC.
L’imprenditore afferma: “la mia protesta davanti al comune di Scilla nasce dopo ennesimi solleciti e colloqui in Prefettura con la triade dei commissari prefettizi per avere una risposta scritta in merito all’autorizzazione per NCC. Sono l’unico in provincia di Reggio Calabria ad avere il tesserino 01 per la sezione motocarrozzette e il tesserino 03 per le autovetture. Doveva essere un merito e un vanto per il Comune di Scilla e invece sembra essere un demerito tant’ è vero che non ho ricevuto mai nessuna risposta nonostante tutti i titoli e le abilitazioni. Hanno bandito un concorso successivo, hanno adottato un regolamento successivo alla mia istanza e a tutti i costi mi vogliono mettere con le spalle al muro bypassando la mia istanza con quella del concorso. Per le autovetture va bene ma per le motocarrozzette la mia è precedente per cui ritengo di portare avanti questa battaglia di legalità affinchè il comune si decida a prendere in mano la pratica presentata un anno fa e dare risposta. Stessa cosa per l’infopoint, per 22 anni ho tenuto l’infopoint sul lungomare ma da 5 anni nonostante sono autorizzato anche dalla sovrintendenza, ma il comune non concede l’autorizzazione. Cioè significa “non ti facciamo lavorare“. La mia protesta è per la legalità, per avere autorizzazioni e risposte un comune che funzioni nei termini di legge, nei 30 giorni previsti o se non riesce nei 30 giorni, al primo sollecito del cittadino, si devono dare delle risposte. Io rimarrò qui ad oltranza, ho già allestito un lettino sulla panchina del comune e non ho alcuna intenzione di muovermi da qui perchè credo sia giusto portare avanti questa battaglia e avere risposte alle istanze presentate“.