In un’intervista a “La Repubblica”, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte si scaglia contro il fondatore del Movimento: “sono rimasto sorpreso della reazione di Grillo considerando che ha sempre predicato il principio fondativo della democrazia dal basso. Ora che questo si realizza, secondo regole chiare e condivise, mi colpisce la sua volontà di porre paletti o predeterminare alcuni risultati“.
“Nessuna scissione”
L’ex premier ribatte alle accuse degli ex grillini di aver trasformato il Movimento in un “partito personale“: “Una sonora sciocchezza – spiega Conte – Non ricordo che in passato sia mai stata fatta una costituente dal basso con piena libertà di defenestrare anche il leader o approvare indirizzi da lui non condivisi”. “Scissione? Nessun rischio. Abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile per dare possibilità a tutti di esprimersi su temi e obiettivi strategici del Movimento. In soli quattro giorni sono già pervenuti 8mila contributi, di iscritti e non iscritti, con varie proposte politiche o di modifica delle regole organizzative”, rimarca Conte.
“Renzi? Si perdono voti”
E sul ritorno di Matteo Renzi nel centrosinistra cosa dice Conte? “Per aggregare un due-tre per cento di voti, si farebbero scappare tutti gli elettori del M5S e anche una buona parte di quelli del Pd. In tanti mi fermano per strada e mi implorano di non imbarcare Renzi. Temono la sua capacità demolitoria, si è sempre distinto per farli cadere, i governi, anziché per farli durare. Senza contare le volte che in Parlamento ha votato con la destra”, conclude Conte.