Violenza sulle donne e carceri, Antoniozzi: “d’accordo con i centri Lanzino e Fabiana su protocollo Asp”

Il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, si dice d'accordo con i centri antiviolenza Lanzino e Fabiana su protocollo ASP Cosenza

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“Sono d’accordo in parte con i centri antiviolenza Lanzino e Fabiana per il protocollo firmato dall’azienda sanitaria di Cosenza e l’istituto carcerario per gli uomini autori di violenza contro le donne. Per quanto apprezzi la nobilita dell’intento non credo sia una soluzione. Psichiatricizzare un fatto sociale è un errore. Chi commette queste violenze è un antisociale, o meglio un delinquente. Sottrarlo alla pena non serve a niente. Peraltro non si capisce se si tratta di minorenni: in questo caso potrebbe essere utile avviare percorsi di conoscenza e prevenzione ma solo in questo caso”. Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

“Servirebbe semmai investire sulla mediazione preventiva, sulle coppie separate con figli. I delinquenti non sono malati. Non condivido l’analisi sul patriarcato che è una cosa assai diversa e ben descritta da Pirandello: qui si tratta di pura delinquenza e questi protocolli non risolvono il problema mentre sottraggono risorse alla gestione ordinaria. Un conto diverso è l’umanizzazione delle carceri ma in genere la violenza ha connotazioni esclusivamente sociologiche. Confido che l’Asp potenzi i consultori in favore delle donne vittime di violenza e che collabori alla fase preventiva mentre sottolineo che gli antisociali non devono essere soggetti a trattamenti ma semmai nella fattispecie ad altri tipi di intervento”, aggiunge Antoniozzi.

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