Non che servisse l’annuncio, perché già si sapeva, ma ora c’è il nero su bianco e di certo questo aiuta ad alimentare un entusiasmo ai massimi storici. Catanzaro continua a vivere momenti d’oro, come dimostrano i sold out allo stadio, la campagna abbonamenti e in generale una voglia di grande calcio in città. Nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità del rinnovo di contratto del capitano Pietro Iemmello, simbolo della squadra: altri due anni, fino al 2026, per il bomber calabrese, tornato nella sua città nel 2022.
Quello di Iemmello è solo l’ultimo di una serie di annunci che hanno infiammato ancora di più la piazza e che fa il paio con quelli ufficializzati proprio sul gong di mercato, su tutti Coulibaly, D’Alessandro e La Mantia. Questo tris ha di certo ridisegnato la rosa di Caserta, che ha molta più varietà di scelta e anche – eventualmente – di possibilità di cambio del modulo da utilizzare. Le sue iniziali intenzioni di difesa a 4 si sono “scontrate” con l’iniziale 3-5-2 di queste prime giornate, ma gli ultimi nuovi arrivi potranno rendere Caserta più “camaleontico”.
Le alternative
Dunque, la domanda è: come giocherà il Catanzaro di Caserta? In caso di conferma di 3-5-2, davanti a Pigliacelli ci vanno Bonini, Antonini e uno tra Brighenti e Scognamillo, più o meno in linea con quanto visto in queste prime partite. Situm e Cassandro a fare da quinti (difficile D’Alessandro, che è più offensivo), mentre in mezzo Petriccione e Coulibaly affiancheranno Pontisso, abilissimo negli inserimenti in area, come dimostrato in questo avvio. Davanti, ci sarebbero solo due posti, ma la concorrenza è folta. Intoccabile Iemmello, c’è poi spazio per i vari Biasci, La Mantia, Pittarello, che Caserta può decidere di variare. Sicuramente, il reparto è ampio e offre anche garanzie.
In caso di difesa a 4, e quindi di possibile 4-2-3-1 come a Cosenza, le cose cambiano. Perché ai lati di Antonini e Scognamillo (o Brighenti o Bonini) andrebbero Cassandro e Situm, mentre in mediana giocherebbero Petriccione e Coulibaly. Davanti, imbarazzo della scelta, con la presenza di numerose ali (da D’Alessandro a Seck passando per Volpe, Brignola e Compagnon). Non è da escludere comunque un attacco a due, con Iemmello leggermente dietro la prima punta, un po’ come accadeva l’anno scorso con Tutino dietro Mazzocchi, esperimento (vincente) di Caserta.