Ennesima aggressione in carcere in Calabria: detenuto con problemi psichici aggredisce 2 agenti

Il detenuto rientrato nel carcere di Corigliano Rossano dopo una settimana di ricovero in ospedale per tso ha aggredito due agenti

StrettoWeb

Un detenuto con con gravi problemi psichiatrici, classificato di media sicurezza, rientrato nel carcere di Corigliano Rossano dopo una settimana di ricovero in ospedale per un trattamento sanitario obbligatorio, ha aggredito due agenti della Polizia penitenziaria. E’ quanto riferiscono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale del sindacato.

“Il fatto – aggiungono Durante e Ciccone – è avvenuto quando il detenuto stava uscendo dalla cella per andare ai passeggi. Uno degli agenti aggrediti ha riportato ferite sul braccio sinistro, al petto e al collo, con segni di probabile strangolamento. A causa della carenza di personale gli agenti non sono andati in ospedale e dopo le cure ricevute nella locale infermeria sono rimasti in servizio. Ribadiamo la necessità di ripristinare ordine e sicurezza nelle carceri, a partire dalla presenza dei malati psichiatrici che dovrebbero essere curati in strutture adeguate”.

“In seguito alla sentenza della Corte costituzionale del gennaio del 2022 – sostengono i due esponenti del Sappe – il Parlamento dovrebbe modificare la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari e istituito le Rems, perché i malati psichiatrici, in carcere, come sostiene la stessa Corte, non vengono curati adeguatamente e creano problemi di sicurezza. Inoltre, la gestione amministrativa delle Rems dovrebbe essere del Ministero della Giustizia, quindi della Stato, perché si tratta di misure privative della libertà personale”.

Condividi