Fedez prepara “e gridamulu cu’ tuttu u cori remix”, cresce lo sdegno. Ma deciderà la Madonna

Reggio Calabria, monta la rabbia dei fedeli per la scelta di Falcomatà che intanto ha paragonato Fedez a De Andrè, Zucchero, Raf e Gianna Nannini: blasfemi entrambi, il rapper con la Madonna e il Sindaco con la musica

StrettoWeb

Il rischio più grande, adesso, è che Fedez arrivi davvero a cantare “e gridamulu cu’ tuttu u cori, oggi e sempri Viva Maria” dal palco di piazza Indipendenza la sera di martedì 17 settembre in una versione remix appositamente confezionata per far ballare il pubblico durante il suo djset. Glielo hanno chiesto, provocatoriamente, i portatori della vara in un comunicato stampa in cui si sono espressi in modo durissimo (“tu non c’entri niente con la nostra festa“), ma non è affatto lontana dalla realtà l’eventualità che Fedez ne approfitti e lo faccia davvero, per prendere ulteriormente in giro chi lo critica.

Nonostante le polemiche degli ultimi giorni, il Sindaco Falcomatà ha confermato la presenza di Fedez nella serata clou delle festività mariane di Reggio Calabria per un “dj set” che il controverso rapper milanese terrà in riva allo Stretto. Non ci sarebbe stato nulla da dire, ovviamente, se Fedez si fosse esibito in un classico concerto a pagamento a Reggio Calabria in qualsiasi altro periodo dell’anno, ma la scelta del Comune su una figura così divisiva alimenta dubbi più che comprensibili non solo per l’ardito accostamento di un personaggio da sempre apertamente blasfemo e anti religioso con la festa della Madonna della Consolazione, protettrice della città, ma anche per l’ingente spesa di fondi pubblici per finanziare con i soldi delle tasse dei cittadini, un personaggio di questo calibro.

Il trash di Fedez e i precedenti di Scopelliti

Fedez, infatti, non è un cantante e ci viene difficile anche definirlo artista. Nato con il peggior rap in cui – appunto – offendeva la Madonna ed esaltava droghe e violenze, è sempre stato criticato per una musica di bassissimo livello. L’autorevole Rockit lo ha contestato per “rime facili, orribili ritornelli pop e abuso di Auto-Tune“, il prestigioso Ondarock ha scritto che la sua musica è “sempre spazzatura” con “uno squallido ammicco ai giovanissimi“. La Repubblica e Libero hanno criticato la musicalità delle canzoni, definite “inascoltabili“, notando una “caccia alla visibilità” nei suoi testi, basata sullo “sparlare degli altri“. Fedez ha ammesso di aver fatto uso di tutti i tipi di droghe, non ha concluso neanche la scuola, è difficile immaginare che possa rappresentare un modello virtuoso per la nostra società e per i più giovani così come sembra surreale che ieri il Sindaco Falcomatà commentando il personaggio l’abbia potuto accostare alla parola “cultura“.

Diventato famoso per la relazione con Chiara Ferragni, con cui ha orchestrato diverse attività fraudolente nei confronti della fiducia del pubblico basti pensare alla festa di compleanno al supermercato dove i due si sono accorti delle critiche degli utenti in diretta per lo spreco del cibo e allora proprio Fedez diceva a Ferragni “diciamo che daremo tutto in beneficienza“, Fedez rappresenta il peggio del trash e l’esatto modello di ciò che non bisogna seguire per crescere in modo sano. Coinvolto, anche di recente, in episodi di violenza e pestaggi nei peggiori ambienti della vita notturna delle grandi città, adesso riceverà un’enorme cifra economica dal Comune di Reggio Calabria guidato dal Pd che Fedez spesso e volentieri ha sostenuto nelle sue esternazioni politiche. Una coincidenza? Non ci sarebbe nulla di male, se non fossero soldi pubblici.

E se Fedez, anziché insultare la Madonna, avesse offeso o sbeffeggiato Allah? In quel caso siamo certi che Falcomatà e il Pd lo avrebbero messo alla pubblica gogna. In ogni caso nessuno si poteva aspettare che Falcomatà portasse artisti di destra, anche se in occasione della Festa e per eventi di musica e cultura non bisognerebbe guardare al colore politico altrimenti Scopelliti non avrebbe dovuto organizzare gli storici concerti pubblici di Elton John, Ricky Martin, Piero Pelù, Antonello Venditti, e molti altri, tutti apertamente schierati a sinistra. Ieri, invece, Falcomatà, rispondendo alla nostra domanda sull’opportunità di ospitare a Festa di Madonna un personaggio da sempre blasfemo nei confronti della Madonna, ha citato De Andrè, Zucchero, Raf e Gianna Nannini come “artisti che si sono esibiti, direttamente o tramite i loro figli, in questa festa e nessuno ha detto nulla“. Fermo restando che i figli non hanno alcuna responsabilità sui comportamenti dei padri, ma anche soltanto poter pensare di paragonare cantanti e artisti di questo calibro a Fedez segna il profondo degrado di sotto cultura di cui è vittima la massima guida della città. In senso musicale, blasfemo è stato il primo cittadino con queste clamorose citazioni.

L’estromissione della Curia dalla Commissione Feste

La scelta di Fedez non è stata condivisa con la Curia, che non ha ancora espresso una posizione ufficiale tramite l’Arcivescovo ma si è apertamente schierata contro questo evento per bocca di molti parroci e degli stessi portatori della vara. Anche in questo caso, ci siamo chiesti come fosse possibile che si verificasse un tale affronto alla Madonna della Consolazione in una festa di cui la Curia ha sempre avuto la regia, con una figura predominante nella Commissione Feste del Comune. Ex amministratori di tutte le epoche, appositamente interpellati da StrettoWeb, ci hanno assicurato che “nulla si poteva fare senza l’ok della Curia“, anche relativamente ai concerti e alle celebrazioni civili della Festa. E un senso c’è, in quanto si tratta di una festa religiosa, che nasce da una profonda devozione nei confronti della Madonna della Consolazione considerata unanimemente la protettrice della città, al punto da unire tutti – anche i non credenti – in una serie di riti e tradizioni che segnano l’identità di Reggio Calabria da svariati secoli.

Ebbene, fonti interne alla Curia ci hanno spiegato – come già anticipato ieri sulle nostre pagine – che dallo scorso anno, e cioè dal suo ritorno a Palazzo San Giorgio dopo aver scontato la sospensione per le condanne nel processo Miramare, Falcomatà ha deciso di non convocare più la Curia nella Commissione Feste. Quando abbiamo chiesto “ma com’è possibile che abbiate scelto proprio Fedez, avete dato l’ok o siete stati in minoranza, quantomeno avete litigato, vi siete opposti?” la risposta è stata molto più banale: “guardi che da quando è tornato Falcomatà l’anno scorso, noi in Commissione Feste non ci siamo più, della Curia non c’è più nessuno, questo è il secondo anno che è così“.

La piazza di Fedez e la strategia della Madonna che può giocare la carta maltempo

Certo, Fedez riempirà la piazza. Non abbiamo alcun dubbio. C’è così tanto di quel disagio in giro… Ma anche Putin l’avrebbe riempita, probabilmente anche Matteo Messina Denaro qualora fosse ancora in vita e venisse a raccontare la sua storia. Così come l’avrebbero riempita tantissimi altri cantanti sani, non per forza cattolici, che però non hanno mai insultato apertamente la Madonna e che avrebbero fatto vera buona musica di qualità nella stessa piazza in cui si sono esibiti gratuitamente grandissimi della musica mondiale tra cui i Duran Duran, Natalie Imbruglia e i KC and the Sunshine Band, tanto per citarne alcuni.

Alla fine l’esibizione di Fedez si farà, ma almeno risparmiateci l’ulteriore mortificazione di sentirlo sbeffeggiare il Canto dei portatori, sacro riferimento storico e identitario della città. Sempre che la Madonna non si incazzi sul serio, scatenando il maltempo con piogge, temporali, tuoni, fulmini, grandine e forte vento proprio sulla sua Festa mai così tanto svilita e umiliata. In questo caso la serata potrebbe saltare. E che ci siamo, anche quelle precedenti per analoghe condizioni meteo avverse. Sarebbe un segnale dall’alto di una volontà superiore rivolta alla tutela di quelle radici nobili e antiche oggi purtroppo perdute.

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