Messina, Modica su Schillaci: “perdita devastante”. E quel passaggio sul campo di allenamento…

Mister Giacomo Modica parla alla vigilia di Messina-Casertana, che si giocherà domani sera. Tutta l'attenzione però non può che essere per Schillaci

StrettoWeb

Non sarà un weekend qualunque, in casa Messina. Domani sera, in anticipo, la squadra scende in campo contro la Casertana, a due giorni dalla morte di uno dei suoi simboli, Totò Schillaci, scomparso ieri dopo un brutto male. I calciatori, per l’occasione, scenderanno in campo con il lutto al braccio. Alla vigilia della sfida ha parlato mister Modica ma il pensiero principale, giustamente, non poteva che essere per l’attaccante, anche perché l’allenatore dei peloritani ci ha giocato insieme.

“Ho avuto onore e piacere a condividere con lui un percorso con lui sia qui che prima, nella rappresentanza giovanile allievi. C’è stata una stima infinita, ho un ricordo fantastico di lui come amico, compagno e tutto. Quello che sa poco la gente è il suo lato di uomo, di padre. E’ una perdita devastante, specialmente per l’età in cui è capitata. Sono vicino alla famiglia e faccio le più sincere e affettuose condoglianze. Un pensiero ai figli. Secondo me dovremmo riflettere su quanto siamo piccoli in questo momento e con che rapidità si possa passare dalla vita alla morte. Totó è stato un grande amico e lo rimarrà per sempre nel mio cuore”.

Tornando alla partita, Modica parla del match di Crotone ma guarda anche al futuro: “A Crotone abbiamo, per me, perso immeritatamente ma crediamo tutti nel progetto e nei ragazzi. Dobbiamo avere una nostra filosofia e una nostra identità”. A chi gli fa notare un percorso diverso – almeno finora – tra casa e trasferta, lui risponde che “in questo momento sicuramente esiste un fattore casa, dobbiamo però pensare alla nostra forza a prescindere dal campo in cui si gioca. La mentalità si costruisce attraverso un pensiero generale che va inquadrato, serve la testa e la convinzione di poter giocare ovunque, viste anche le prestazioni fuori casa secondo me buone e condizionate da alcuni errori”.

Un problema di difesa? No, un problema di squadra. Si cerca sempre un colpevole e possono esserci ma bisogna sempre guardare nell’ottica di squadra. Non possiamo prendere goal senza farne, dobbiamo essere più cinici e cattivi. Sappiamo di aver commesso alcuni errori e ci stiamo adoperando al fine di eliminare qualche situazione sbagliata. Il calcio è fatto di episodi e noi anche quando sbagliamo meno degli altri non capitalizziamo tutto quello che costruiamo”.

Sui singoli: “Stiamo incominciando a livellare e bilanciare le posizioni in ritardo di alcuni ragazzi. Siamo quasi a parità di condizione con tutti e inizia ad esserci una varietà di scelta che mi permetterà di fare qualcosa in più. Non so se ci siano 90 minuti nelle gambe ma sicuramente possiamo considerare una buona varietà di cambi. Su Frisenna la settimana passata ha avuto un piccolo infortunio, insieme allo staff abbiamo valutato il rischio di perderlo per più tempo, ma da qualche giorno l’abbiamo recuperato e valuteremo il suo inserimento”.

Non manca la stoccata sulla questione campi di allenamento, tema già affrontato in passato dall’allenatore, anche con toni più duri. “Io devo dare risposte sempre agli altri, entriamo alla quinta settimana e non sono mai andato una volta ad allenare la squadra al San Filippo. Sono onesto e sincero, mi prendo le mie responsabilità. Ormai siamo dentro e questo abbiamo, non ho la possibilità di fare una doppia seduta e gli allenamenti sono solo la mattina”.

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