Nuova Giunta a Catanzaro, ma è ancora caos: “dimissioni a febbraio e si torni al voto”

Vincenzo Speziali interviene in merito alla situazione al Comune di Catanzaro: "non si può sciogliere ora, ma se non vi saranno soluzioni dei problemi, lo si faccia a Febbraio"

StrettoWeb

“Prendo atto della dichiarazione congiunta dei Gruppi Consiliari dei Partiti di Centrodestra al Comune di Catanzaro, circa i giudizi e i commenti in merito alle policromatiche giunte dell’Amministrazione del futuro ex Sindaco Nicola Fiorita, ma purtuttavia, tranne rari casi che ho già riconosciuto nominalmente, non mi sembra che vi sia stata un’assoluta non correità, da parte di molti, annidati tra i banchi della maggioritaria opposizione”. Comincia così la nota di Vincenzo Speziali, Membro del Bureau Polique del PPE e dell’Internazionale Democristiana, in merito alla situazione politica a Catanzaro, in cui ieri è stata annunciata la nuova Giunta dopo il caos delle scorse settimane.

“Scioglimento? Non ora, ma si deve fare, altrimenti è assurdo andare avanti”

“Difatti, assistiamo attoniti alle giravolte dei più e siamo tutti i cittadini, sul punto, costernati, persino io che mi trovo dove mi trovo, nel bel mezzo di una guerra, la quale è drammatica, ma non fa si di anestetizzare il mio senso di nausea sociale e civica, a fronte di un simile sconcio, con tanto di falsi puristi e mendaci perbenisti, tra l’altro autoproclamatisi incolpevoli. Ragione per cui, ci fosse, quantomeno un senso di pudore e di onestà intellettuale, allorquando si illustrano schemi di modalità politica, con annessa giusta critica. Ora, parimenti a quanto dicevo nei giorni scorsi, non è e non può essere il tempo dello scioglimento del Consiglio Comunale, poiché vi sono mille atti a dover adempiere, ma si deve fare ciò, altrimenti è assurdo andare avanti”.

“Semmai, si sarebbe dovuto espletare questo passaggio di elezioni anticipate, mesi addietro, cioè nel periodo in cui da solo cercavo di farlo comprendere urbi et orbi, scontrandomi, però, con il pervicave e pernicioso interesse prosaico, di molti (ma in fondo di tutti), desolantemene intenti a non rischiare di perdere il seggio, con i relativi benefit e status, proprio connessi alla loro carica di Consiglieri Comunali a Catanzaro”.

“Certo, a parole, se dovessimo sentire all’unisono o separatamente ognuno di lorsignori e signore, sfrontatamente, benché financo e soprattutto, mendacemente, dichiarano come sarebbero pronti a rassegnare le dimissioni, pure in ordine sparso, ma, purtroppo, la Città sa bene non essere così da parte di ciascuno. Forse, solamente i colleghi Costanzo (Sergio), Polimeni, Riccio e l’attuale Vicesindaco Iemma, non avrebbero timore del passaggio elettorale, ma circa gli altri, ho certezza matematica, plastica, e reale, di quanto sia l’esatto contrario”.

“Una giuntarella”

“Se però, siffatta fallimentare condizione di bancarotta politicante, dovuta anche ai cangianti multicolori fioriteschi – la cui giuntarella è tale, cioè una giuntarella, non certo di alto profilo, nonostante la presunta competenza di tre membri, quali la Iemma, la Colosimo e Battaglia, mentre sul resto non mi esprimo o perché non li conosco, oppure più calzantemente… glisson! – dicevo, ordunque, se però i propositi della nota sono quelli di assistere ad uno sfacelo e vietnamizzare ogni Consiglio Comunale, rendendo perciò impraticabile qualsivoglia soluzione ai problemi (che, però Fiorita e i suoi, non possono approcciare né, oggettivamente risolvere), allora si faccia veramente un atto di coraggio e di amore: a Febbraio, dimissioni concordate dalla maggioranza numerica dell’aula, per andare al voto, speditamente, dopo tre mesi, si legge ancora.

“Fate vobis, ma, bandendo il populismo, ci si ricordi che Catanzaro giudica e alla fine, giustamente, emetterà sentenza di condanna, avverso i responsabili. Tutti quanti essi e chiunque siano, cioè ciascuno e inesorabilmente”, conclude Speziali.

Condividi