Omicidio Verzeni, Vannacci: “testimoni di origini marocchine esempio di integrazione”

Vannacci: "la vicenda dei testimoni nel delitto di Sharon Verzeni rappresenta un esempio significativo di immigrazione regolare che ha portato a una virtuosa integrazione nella società italiana"

StrettoWeb

“La vicenda dei testimoni nel delitto di Sharon Verzeni rappresenta un esempio significativo di immigrazione regolare che ha portato a una virtuosa integrazione nella società italiana“. E’ quanto afferma all’AdnKronos, Roberto Vannacci, dopo gli ultimi sviluppi dell’indagine che ha portato all’arresto del presunto assassino.

“Integrazione positiva”

“Questi due giovani, di origini marocchine ma cresciuti in Italia e divenuti cittadini italiani in età adulta incarnano perfettamente i valori di un’immigrazione che segue i canali legali e che, proprio per questo, si traduce in un’integrazione positiva e costruttiva”, rimarca l’eurodeputato della Lega. “Essi lavorano, praticano sport e conducono una vita normale, partecipando attivamente alla comunità italiana. La loro decisione di fornire una testimonianza decisiva alle autorità non solo ha aiutato a risolvere un grave crimine, ma ha anche evidenziato come l’immigrazione regolare e la naturalizzazione a seguito di un percorso congruo e pesato possa portare a un inserimento armonioso e produttivo nella società”, evidenzia Vannacci.

“Sì all’immigrazione regolare”

“Questi giovani sono un esempio concreto di come, attraverso percorsi regolari di immigrazione e l’ottenimento della cittadinanza conquistata con l’accettazione dei principi e della cultura del paese ospite, si possano costruire identità integrate, in cui il rispetto delle leggi e il contributo fattivo alla comunità siano al centro”, spiega Vannacci. “La loro storia dimostra che, quando l’immigrazione avviene in modo ordinato e secondo le regole, i risultati possono essere estremamente positivi, contribuendo non solo alla crescita personale degli individui coinvolti, ma anche al rafforzamento del tessuto sociale e culturale del nostro paese”, aggiunge Vannacci.

“In un periodo in cui il tema dell’immigrazione è spesso oggetto di dibattito acceso, la storia di questi due testimoni offre un importante promemoria: l’immigrazione regolare e l’integrazione sono possibili e possono essere una risorsa preziosa per tutti, se gestite con intelligenza, pragmatismo e umanità”, conclude Vannacci.

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