Mentre esalta gli importanti numeri sull’occupazione, mai così alti da 15 anni, il Governo Meloni pensa anche a pensioni e assunzioni nella Pubblica Amministrazione. In tal senso, da evidenziare è la proposta del Ministro Paolo Zangrillo, che ha detto la sua in un’intervista al Corriere della Sera. “Trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria” e “assumere 350 mila giovani entro il 2025, dopo i 173 mila assunti nel 2023”, è l’idea di base. Vediamo come.
“Per rafforzare il quadro economico attuale intendiamo confermare le misure a favore delle famiglie, dei giovani e delle imprese che assumono e che creano posti di lavoro. Anche la Pubblica Amministrazione è un volano di crescita e per questo abbiamo il dovere di semplificare la vita al sistema impresa, liberandolo dal sovraccarico di burocrazia, accumulatosi negli anni, che non produce alcun valore pubblico e frena lo sviluppo”.
“Nel 2023 abbiamo assunto 173 mila persone. Faremo altrettanto nel 2024 e nel 2025. E continueremo ad assumere, perché da qui al 2030 la PA perderà quasi un milione di persone, che andranno in pensione, dopo il calo di 300 mila dipendenti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turnover dal 2010 al 2020. Quanto guadagna un neoassunto? La retribuzione di ingresso è di 1.500-1.600 euro netti al mese per i laureati. Alla fine del 2021 l’età media dei dipendenti pubblici era di 51 anni e 3 mesi; oggi siamo a 49 anni e mezzo. Nel 2009 l’età media era di 43 anni. Per la prima volta, quindi, vediamo un’inversione di tendenza, è un altro segnale”.
E così il Ministro introduce il piano pensato sulle pensioni: “ricordo innanzitutto che i dipendenti del comparto sicurezza e difesa vanno in pensione a 60 anni, mentre tutti gli altri a 65 anni con almeno 42 anni e non ricordo quanti mesi di contributi o a 67 anni. Nel costruire il piano di bilancio di medio termine settennale, da inserire nella prossima legge di bilancio, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti abbiamo ragionato di approfondire l’opportunità di trattenimento in servizio fino a 70 anni. Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani. Per chi vale l’opzione? Per le amministrazioni, anche quelle decentrate, che considerano una leva gestionale importante la possibilità di trattenere al lavoro fino a 70 anni un numero di dipendenti in percentuale al turnover. Su base volontaria”.