Ponte di Sant’Anna, Angela Marcianò: “l’Amministrazione Falcomatà ha persino dimenticato di inserirlo nel Piano Opere Pubbliche”

Reggio Calabria, Angela Marcianò sul Ponte di Sant'Anna da cui ieri sono caduti calcinacci

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“Eppure, rammento che questa amministrazione ha dimenticato addirittura di inserire l’opera nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, approvato lo scorso aprile. Senza indugiare in superflui commenti, riporto “testualmente” il mio intervento, di cinque mesi fa, in Consiglio Comunale. Capirete che non sono io che prevedo le cose, ma sono loro che non sanno affrontare nessuna problematica, di nessun tipo, sé non per peggiorarla”. E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale Angela Marcianò.

“Angela Marcianò, dichiarazioni virgolettate del 15 aprile 2024: “L’amministrazione Falcomatà approva un DUP irrealizzabile e “dimentica” la sicurezza dei cittadini”. “Tra le scelte più assurde si registra il mancato inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche di un’opera (mi auguro per mera dimenticanza) cioè la “Messa in sicurezza della viabilità di snodo in zona Sant’Anna -Via Pio XI”. “Quest’opera, ritenuta indispensabile fino allo scorso anno, era stata inserita per la situazione di degrado e di imminente pericolo, in cui si era venuto a trovare il cosiddetto ponte di Sant’Anna. Come mai è stata eliminata tra le opere in programmazione? La situazione di pericolo è venuta a cessare? Eppure il ponte continua ad essere avvolto da una rete di protezione e parte di esso, e precisamente un tratto della corsia lato mare, è sempre interdetto alla circolazione. Sono forse stati appaltati i lavori per la messa in sicurezza e non ce ne siamo accorti?” “Mi auguro che si ripensi al concetto di “manutenzione” e “messa in sicurezza” riconoscendo risorse adeguate ai settori, altrimenti ci ritroveremo a spendere il triplo pagando risarcimenti ai malcapitati cittadini per i danni subiti da incidenti (anche mortali) causati da cattiva manutenzione”. “Di questo passo finiremo per ingererare solo confusione e sfiducia nella cittadinanza o peggio al fine di garantire la sicurezza potremmo ritrovarci scritto fuori dall’uscio di ogni abitazione : “Non uscite di casa, perché tra alberi, cartelloni pubblicitari e recinzioni che cadono (anche sul Corso Garibaldi), voragini per le strade e ponti pericolanti rischiate la vita”. Non possiamo più dire “stendiamo un velo pietoso” perché I VELI PIETOSI SONO FINITI !”.

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