“Il Ponte sarà un attrattore delle necessarie infrastrutture che sono fondamentali per la crescita della Calabria, della Sicilia e del Sud in generale”. Così il componente del Cda società Stretto di Messina, Giacomo Francesco Saccomanno, che elenca alcuni interventi: “Parere positivo per l’alta velocità ferroviaria della commissione Via e Mase per la realizzazione dell’intervento Rfi su due lotti del progetto, per circa 100 chilometri di opere e 8 miliardi di euro, che attraverseranno la Campania e la Basilicata per sfociare in Calabria, sino a Praia a Mare, lavori da concludersi entro il 2026; progettazione degli altri lotti sino a Reggio Calabria, i cui lavori dovrebbero concludersi entro il 2030-2032, nello stesso anno indicato dal governo come data per l’inaugurazione del Ponte sullo Stretto; rafforzamento dei collegamenti ferroviari verso la Sicilia, Potenza, Cosenza e il porto di Gioia Tauro, con la previsione di un hub strategico per il trasporto merci“.
“Questo – afferma Saccomanno – è solo un piccolo esempio di cosa accadrà con la realizzazione del ponte, senza poi aggiungere l’inizio dei lavori su tratti della SS 106, con progettazione per quelli mancanti, elettrificazione della linea Jonica, completamento delle trasversali, adeguamento autostrada nel tratto di Rogliano, opere complementari per ingresso ponte ed aree limitrofe. Solo alcune indicazioni di un progetto di sviluppo reale della Calabria e della Sicilia, dove sono previsti interventi per oltre 50 miliardi”. “Ai delatori e impreparati si può solo dire con serenità – conclude – che i protagonisti di questa rivoluzione strutturale sono pronti ad un confronto reale in modo tale che l’informazione sia corretta e non si continui, per posizioni prese e partitiche di chi non è riuscito in oltre 50 anni a fare nulla, a veicolare una informazione deviata”.