Non c’è bisogno della sfera di cristallo per prevedere il caos a cui Reggio Calabria va incontro nei prossimi dieci giorni, in occasione della Festa di Madonna. L’incubo è già iniziato nelle scorse ore per i primi provvedimenti di chiusure delle strade e la concomitanza di cantieri, crolli improvvisi e maltempo. Problematiche che persisteranno anche nei prossimi giorni e, anzi, rischiano di aggravarsi. Il maltempo è arrivato e continuerà a lungo, con un ulteriore brusco calo termico che proprio sabato, nel giorno della discesa della Madonna dall’Eremo, porterà il freddo.
In pieno centro, sono state chiuse le Bretelle del Calopinace nel tratto che transita sotto il ponte di Sant’Anna, da cui ieri si sono staccati pezzi di calcinacci. Particolarmente curioso che il transito sia stato proibito sotto il Ponte e non sopra: verrebbe da dire che tuteliamo la sicurezza di chi transita sulle Bretelle ma non di chi percorre il Ponte. Vuoi mettere l’ebrezza di volare dall’alto, in caso di eventuale crollo, rispetto al rischio di rimanerne schiacciati sotto? Facili ironie a parte, ovviamente la chiusura è data dal rischio che si stacchino altri pezzi del Ponte, ma dall’assoluta certezza che il Ponte non cadrà. Altrimenti ne avrebbero interdetto anche la percorrenza. C’è da fidarsi.
In questo contesto, sono in corso sul Lungomare i lavori per il rifacimento delle aiuole nella zona Sud della via Marina dove, già da tempo, entrambe le carreggiate sono ridotte e i parcheggi eliminati.
Arriviamo a Festa di Madonna con il nuovo parco giochi nel Tempietto, fresco fresco di inaugurazione, e quindi l’impossibilità di installare le giostre dove venivano posizionate negli scorsi anni: si torna a Botteghelle, come 25 anni fa, prima che si costruisse il Lungomare. Un enorme luna park ultra rumoroso tra i condomini della zona più popolare, e popolosa, della città. La rabbia (e il ricorso al TAR) dei residenti non è servita, per due settimane non si dorme con buona pace di chi lavora (ma in fondo, a Reggio Calabria, quanti sono i disperati che hanno persino un lavoro?!?).
Ovviamente oltre all’installazione delle giostre, è stata disposta la chiusura di sei strade intorno al largo Botteghelle: il viale Messina, via Enna, via Siracusa, via Gatto e via Botteghelle. Niente transito e niente parcheggi dall’alba di domani, mercoledì 11 settembre, al pomeriggio di lunedì 23. Sono quasi due settimane di questo delirio, anche dopo che la festa sarà finita (ma le giostre rimarranno), nonostante il periodo feriale con scuole e uffici aperti.
Dall’altro lato della città ci saranno le bancarelle, a Pentimele intorno al Palazzetto dello Sport. Nel piazzale Ferrari le giostre per i più piccoli, sulla strada (che quindi sarà chiusa al traffico) i classici banchetti con le solite noccioline, i mostaccioli, le borse firmate dalla filiera iper controllata, le mutande a due euro, i profumi, le promoter del Folletto, uno stand di fiori e piante, uno o forse due di padelle e ricambi per cucine a gas, e l’immancabile super offerta sull’imperdibile accessorio da cucina che consente di fare tutto ciò che comunque si potrebbe fare anche senza. In offerta speciale, solo oggi e solo qui e solo quest’anno, a dieci euro. Dal primo all’ultimo giorno della bancarelle di ogni anno.
I pochi sfigati che hanno un lavoro e abitano tra Archi, Pentimele e Santa Caterina saranno ovviamente ben lieti di dover prolungare i tempi di percorrenza al mattino e alla sera per andare e tornare dall’ufficio che neanche se dovessero fare il Grande Raccordo Anulare di Roma. Il modo ideale per far diventare tutti i reggini blasfemi almeno quanto Fedez nei confronti della Madonna, tanto adesso c’è l’ok persino dell’Arcivescovo: accoglie anche chi insulta la sua fede. E allora possiamo bestemmiare senza ritegno, specie se c’è una così valida ragione del traffico dovuto alla Festa della Madonna.
Dulcis in fundo, arriviamo al centro storico. A piazza Indipendenza hanno già montato il palco per i concerti che inizieranno domani, grande novità uno a sera, ogni giorno, con il grandissimo finale dell’amatissimo Fedez proprio nel giorno della Festa di Madonna. Non sa cantare, non sa suonare, senza l’autotune ferma i suoi dj-set, nelle sue canzoni insulta la Madonna e i principi cristiani, ha ammesso di aver fatto uso di droghe, è coinvolto anche di recente in casi di violenze e aggressioni. Un modello ideale da offrire ai giovani di una città già in preda al disagio diffuso. Fatto sta che per questo nobile fenomeno che a confronto Beethoven poteva suonare solo i citofoni (noi scherziamo, ma Falcomatà l’ha davvero paragonato a De Andrè, Zucchero, Raf e Gianna Nannini), verranno chiusi al traffico il primo tratto del Lungomare (a monte e a valle di piazza Indipendenza), i parcheggi della stazione lido e tutta una serie di altre vie intorno al Lungomare che non stiamo qui a provare a spiegarvi perchè dopo aver studiato bene l’ordinanza per ore ci siamo riusciti a stento. Nei giorni delle processioni (sabato e martedì) la chiusura riguarderà anche altre traverse di tutto il centro storico, comprese alcune (vedi via San Francesco da Paola) in cui è contemporaneamente deviato il traffico del Lungomare chiuso! Da far venire il mal di testa.
Anche l’Atam è nel panico: con un comunicato stampa ufficiale, ha messo le mani avanti e sostanzialmente dice: “sarà il caos, ci saranno ritardi, non dipende da noi e non possiamo farci nulla. Organizzatevi con la consapevolezza che non possiamo rispettare gli orari e vi chiediamo scusa già da ora“.
Ma ancora più grave è quanto scrive l’Amministrazione Comunale nell’ordinanza in cui dispone la chiusura al traffico delle strade del centro. Riportiamo testualmente: “La Castore è responsabile di tutte le eventuali conseguenze derivanti dall’effettuazione della manifestazione ritenendosi questa amministrazione estranea a qualsiasi inconveniente di carattere civile o penale per danni a persone o cose“.
Da ricordare che lunedì aprono ufficialmente tutte le scuole. Ci sarà da impazzire.
In questo scenario senza precedenti nella storia, sui social dilagano gli annunci di panini con salsiccia e peperonata rivendicati persino dai ristoranti di sushi la cui identità orientale si è evidentemente perfettamente integrata nelle tradizioni, nei costumi e nelle usanze locali. Tutto molto bello.
Noi adesso stiamo scherzando, ma per la concomitanza di tutte queste anomalie che non hanno alcun precedente nella storia della città, non ci vuole un grande genio a prevedere che questa Festa di Madonna sarà la più brutta, problematica e pericolosa di sempre. Ci auguriamo vivamente che tutto questo caos non degeneri in episodi drammatici in cui la sicurezza dei cittadini venga compromessa. Speriamo di poter continuare a fare ironia anche nei prossimi giorni, con l’augurio e la speranza che nonostante tutto questo delirio, in città non succeda nulla di grave.
In una nostra eventuale “contro-festa“, i concerti li avremmo fatti tutti a piazza del Popolo senza chiudere neanche un metro di strade del centro al traffico. Giostre e bancarelle ce le saremmo volentieri risparmiate, ma se proprio ci fossero così grandi pressioni per realizzarle, avremmo dato l’ok soltanto qualora avessero trovato un luogo adatto fuori città in apposite aree che non inficiano minimamente la viabilità o la quiete di lavoratori e residenti. E tra i cantanti avremmo scelto tra Il Volo, Andrea Bocelli, Max Pezzali, Nek, Povia, Clementino, tutti innanzitutto bravi, tutti anche molto popolari e quindi in grado di mobilitare l’interesse di tante persone generando un enorme indotto, ma anche tutti vicini ai valori di una festa cristiana, coerenti con lo spirito di quello che in fondo doveva essere semplicemente un momento di identità comune. E invece è diventata un’inaccettabile e irrispettosa baraonda che giustamente, in questi termini, suscita molte più polemiche che condivisioni.